“AURUM URENS”. Quando il fuoco diventa oro, grazie al talento artistico di Michele Ardu
AURUM URENS (Oro Ardente) è il nuovo progetto dell’artista sardo Michele Ardu, ospitato presso i Magazzini del Sale, all’interno del Palazzo Pubblico di Siena. Un intenso percorso tra fotografie e sculture, che si concentra sull’inestimabile valore della natura distrutta dagli incendi e su ciò che rimane dopo l’inarrestabile passaggio delle fiamme. Una collezione di legni selvatici sopravvissuti, ognuno scolpito principalmente dal fuoco, che mette a nudo il dramma della distruzione, ma anche la dignità della lotta per la vita e la luce splendente della rinascita, a testimonianza della sensibilità della Città di Siena ai temi ambientali e della salute animale.

“Nelle sue opere il tema ambientale è dettato con chiarezza anche dal legame viscerale con la Sardegna – scrive Francesca Campana nella sua critica artistica -. Questo è importante motivo d’ispirazione e fonte di energia creatrice, cui si sono aggiunte, nei lunghi periodi trascorsi all’estero, feconde occasioni di contaminazione con altre culture. Sono temi già presenti nella sua prima serie
fotografica “In Re Quieta”, del 2016, dove racconta la relazione ancestrale tra l’uomo ed il cavallo. L’incendio ha distrutto oltre 20mila ettari di territorio, di boschi, oliveti e campi coltivati, case e aziende agricole, che Ardu ha sentito l’urgenza di raccontare, non solo per i suoi legami
biografici, ma soprattutto per sostenere, con i linguaggi espressivi che gli sono propri, politiche ecologiche di tutela del territorio. Più in generale, Michele Ardu mostra, con le sue opere, che ciò che nasce dal raffronto fra la tradizione e l’osservazione del presente, fa germogliare una profonda analisi sul senso dell’esistere, che non abbia più al suo centro l’Uomo.”

Il progetto nasce percorrendo le terre incendiate, tra i resti degli alberi secolari bruciati. È in quei luoghi che Michele Ardu sceglie con cura alcuni dei legni sopravvissuti, raccogliendo vere e proprie reliquie naturali antiche, che hanno affrontato la devastazione del fuoco. Da questi legni l’artista crea sculture d’Oro Bruciato e le lavora con pazienza e
passione, esaltando ogni ruga, cicatrice e bruciatura. Dopo secoli di vita sugli stessi acri di terra, questi boschi si dirigono ora a Musei di tutto il mondo e nuove case. Continuano a vivere in questo nuovo modo cercando di proteggere altre foreste viventi, raccontando la preziosità e la fragilità della Natura.


