Oristano. Terminati i lavori di restauro della Cattedrale
La maggiore delle cattedrali in Sardegna riconquista il suo splendore grazie agli interventi di restauro che hanno interessato le coperture e gli apparati pittorici.
Nel Duomo di Oristano, volgendo lo sguardo in alto, si possono ammirare le rinnovate pitture delle volte della navata centrale, del transetto, delle cappelle laterali e delle pareti della controfacciata.
Prima dellāintervento di restauro, lāedificio versava in condizioni critiche, soprattutto per cause legate alle infiltrazioni di acqua e all’umiditĆ .

Il Segretario regionale del Ministero della Cultura per la Sardegna e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Oristano e Sud Sardegna hanno potuto affrontare e risolvere le annose problematiche che affliggevano lāimportante luogo di culto, grazie ad un finanziamento ministeriale complessivo di ⬠2.100.000.
Come riferisce la Segretaria regionale, Patricia Olivo, “si conclude oggi un percorso lungo e faticoso ma ricco di soddisfazioni per me, il mio Istituto ed i colleghi della Soprintendenza che hanno lavorato con dedizione e passione al lungo cantiere di restauro nella cattedrale di S.Maria Assunta. Cantiere che ha conosciuto interruzioni lunghe ed inattese, legate alla pandemia, e riprese complicate e difficili da gestire ancora nel clima di prevenzione e garanzia della salute dei restauratori coinvolti. Con grande piacere restituiamo all’Arcidiocesi e alla comunitĆ oristanese la cattedrale rinnovata nei suoi apparati pittorici, con particolare attenzione a quelli più degradati e più preziosi come i cappelloni e l’Archivietto seicentesco”.

Sono stati fondamentali gli interventi di ristrutturazione delle coperture e del sistema di convogliamento delle acque, nonchƩ il trattamento lapideo delle pareti della facciata e quelle laterali della navata,perscongiurare ulteriori infiltrazioni.
I lavori nellāinterno hanno interessato le pitture a tempera della volta della navata centrale, al cui centro si trova la pregevole rappresentazione dellāAssunta, del transetto, delle cappelle laterali e della controfacciata, fortemente ammalorate dagli agenti patogeni.
Di grande impatto ĆØ anche il recupero integrale del cassettonato delle absidi del transetto, con il ripristino delle rosette decorative presenti allāinterno di ogni elemento. Racconta la storica dellāarte Maria Francesca Porcella: āPer me il restauro delle rosette dei catini absidali delle testate del transetto costituiscono il fiore all’occhiello di questo lavoro nella cattedrale. I fioroni o rosette sono nell’iconografia cristiana l’immagine del giardino fiorito, l’Eden. Questa immagine ĆØ collegata strettamente con la celebrazione eucaristica che si celebra nell’altare sottostante. La teologia delle absidi (dall’etĆ bizantina in poi) assegna a questo luogo la funzione di porta del Cielo, da cui viene il Cristo risorto e Signore della storia. L’abside ĆØ la porta del Cielo da cui si intravede il giardino fiorito del Paradiso, nuovo Eden. E ogni celebrazione eucaristica fa presente e anticipa questa realtĆ . Direi in una frase: “Abbiamo riassetato il giardino fiorito!”

Gli interventi di restauro hanno interessato anche lāArchivietto, che versava in condizioni critiche a causa dellāumiditĆ , che stava intaccando gravemente il rivestimento in pietra, e le superfici dipinte delle Sacrestie dei Canonici e dei Beneficiati.
Soddisfatta anche Monica Stochino, Soprintendente per le province di Oristano e Sud Sardegna: āSi tratta di un intervento di restauro complesso e articolato che in più lotti e annualitĆ ha affrontato le principali problematiche conservative dell’organismo architettonico e del significativo apparato decorativo della Cattedraleā.

