Centrodestra in panne a Oristano. Salta l’intesa tra Sindaco e Forza Italia e resta la paralisi

Doveva essere l’incontro della svolta, quello in grado di sbloccare l’impasse politico che da settimane tiene in ostaggio la maggioranza di centrodestra a Oristano. Invece, il faccia a faccia tra il Sindaco Massimiliano Sanna e i rappresentanti di Forza Italia, presenti il segretario provinciale Giovanni Mascia e Giancarlo Milia, si è concluso nel peggiore dei modi: toni accesi, confronto teso, e, pare, pochi spiragli di intesa all’orizzonte.

Il nodo da sciogliere era legato all’individuazione di un nuovo nome che, nei desideri del Sindaco, avrebbe dovuto garantire un allargamento della maggioranza, oggi ferma a 12 consiglieri, più Sergio Locci che continua a mantenere un appoggio esterno. Ma il confronto con i vertici forzisti non ha portato al risultato sperato. Anzi, sembra abbia riacceso ulteriori tensioni.

L’ostacolo principale? La mancanza di garanzie politiche sul fatto che il nuovo ingresso in giunta avrebbe realmente ampliato la base della coalizione, rendendola più stabile. Massimiliano Sanna, sempre più infastidito dalla situazione di stallo, non avrebbe nascosto la propria irritazione. Ora starebbe valutando la convocazione di un nuovo vertice di maggioranza, questa volta con l’intenzione di dettare un ultimatum agli alleati: o si chiude l’accordo, o si apre una nuova fase.

Nel frattempo, i “quattro dell’Aventino”, Paolo Angioi, Gianfranco Licheri, Davide Tatti e Valeria Carta, restano fermi sulle proprie posizioni. Il loro rientro nei ranghi dipenderebbe da un riconoscimento politico concreto: chiedono due posti di potere, in giunta o nelle società partecipate

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