
L’Othoca insegna l’ambiente giocando. Viaggio tra natura e scienza con “OpenOthoca”
È stato inaugurato questa mattina, venerdì 30 maggio, presso l’Istituto Othoca di Oristano, il progetto “OpenOthoca”, una nuova iniziativa di educazione ambientale che trasforma la scuola in un laboratorio aperto, dove gli studenti più grandi diventano guide e mentori per i più piccoli in un percorso di scoperta del territorio e delle sue risorse naturali.
L’obiettivo è ambizioso: aprire le porte dell’istituto alle scuole del territorio, creando un ponte educativo tra diversi ordini scolastici e offrendo un’esperienza immersiva incentrata sull’ambiente e la sostenibilità. Oggi i primi a partecipare sono stati i bambini della classe 1C della Scuola Primaria di Arborea, accompagnati dalle insegnanti Alessandra Corrias e Monia Tavaiani, e accolti anche dalla Sindaca di Arborea Manuela Pintus, ex allieva dell’Othoca.

Il percorso è cominciato con un’attività immersiva guidata all’interno dell’aula ZOUMATE, dedicata alle zone umide: l’Escape Room delle zone umide ha coinvolto i bambini con strumenti multimediali, cryptex ed esperienze interattive che uniscono gioco e apprendimento. Subito dopo, grazie alla collaborazione con la Cooperativa pescatori di S’Ena Arrubia, i bambini hanno vissuto la “S’Ena Arrubia Lagoon Virtual Experience”, un’esperienza in realtà virtuale per esplorare gli ecosistemi lagunari in modo innovativo e coinvolgente.

Dopo la pausa pranzo, le attività sono proseguite nel Fab Lab della scuola con il laboratorio creativo “Costruiamo il nostro animale della laguna”, dove i visitatori hanno realizzato modelli degli animali che popolano questi habitat. Gli studenti dell’Othoca hanno anche presentato “Siamo tutti sulla stessa barca”, un’imbarcazione radiocomandata per il monitoraggio ambientale delle acque di stagni e lagune.

La giornata si è arricchita con il laboratorio “Leggere crea indipendenza”, in cui gli studenti dell’Othoca hanno condiviso letture di libri da loro creati per stimolare nei bambini riflessioni sull’esperienza vissuta. Al termine, è stato consegnato a ciascun partecipante l’attestato di Custode della laguna, simbolo di responsabilità e impegno verso la tutela dell’ambiente.
I docenti Luciano Canu, Stefano Mocci Demartis, Ignazio Peddis, Alessandro Porcu e Francesca Trebino, protagonisti del progetto, hanno espresso grande soddisfazione per l’esito della giornata, sottolineando “il valore di un’iniziativa che unisce formazione tecnica e sensibilizzazione ecologica”.