Cera: “Su emergenza dermatite bovina, serve ascoltare la Cooperativa Produttori Arborea”

Affrontare con urgenza l’emergenza sanitaria legata alla diffusione della dermatite nodulare bovina (LSD) in Sardegna e dare voce a chi lavora quotidianamente nel comparto. È questo il cuore della richiesta ufficiale trasmessa oggi dal consigliere regionale Emanuele Cera, vicepresidente della V Commissione permanente Attività Produttive, al presidente Antonio Solinas. L’iniziativa, condivisa con il collega Gianluigi Rubiu, punta a convocare al più presto l’Ufficio di Presidenza e successivamente una seduta plenaria della Commissione, con il coinvolgimento della VI Commissione Sanità.

Cera, in rappresentanza del gruppo Fratelli d’Italia, chiede in particolare l’audizione dell’Organizzazione Produttori Carne Bovina Sardegna – Cooperativa Produttori Arborea, realtà leader del comparto zootecnico regionale, che conta oltre 700 aziende conferitrici distribuite in tutta l’Isola e una movimentazione annua di circa 19.000 capi bovini.

“L’Ufficio di Presidenza della V Commissione non si è ancora riunito dall’inizio della Legislatura – spiega Cera – e invece è uno strumento fondamentale per affrontare con metodo e serietà le tante emergenze che colpiscono il mondo produttivo della nostra regione”.

Fratelli d’Italia sostiene pienamente la proposta operativa formulata dalla Cooperativa Arborea per contrastare la diffusione del virus. Un piano definito concreto, equilibrato e compatibile con la sostenibilità economica delle imprese zootecniche, a fronte di un approccio regionale che viene giudicato troppo repressivo, con effetti critici sia sul piano economico sia sul rapporto di fiducia tra allevatori e istituzioni.

“La proposta della Cooperativa – evidenzia Cera – prevede la sospensione delle misure più invasive, l’istituzione di un fondo di ristoro per le aziende colpite e l’apertura urgente di un tavolo tecnico regionale con il coinvolgimento degli operatori del settore”.

Tra le soluzioni alternative viene indicata anche la quarantena vigilata, da applicare nei territori sulla base dell’evoluzione epidemiologica e da valutare sotto il profilo normativo. “È indispensabile ascoltare chi vive il comparto ogni giorno – conclude Cera –. Solo attraverso un confronto fondato sul buon senso e su basi scientifiche potremo tutelare la salute degli animali e garantire la sopravvivenza delle nostre aziende zootecniche”.

Fratelli d’Italia ribadisce la massima disponibilità al dialogo e auspica che la V Commissione venga messa quanto prima nelle condizioni di esercitare appieno il proprio ruolo di indirizzo e ascolto attivo.

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