
Addio al vecchio casello. La Provincia abbatte l’edificio nella rotonda di Brabau
La Provincia demolirà l’ex casello di bonifica situato dentro la rotonda che interseca la provinciale 1 con la provinciale, che dal ponte di Brabau collega la circonvallazione di Cabras. Un edificio in disuso e in completo abbandono, rimasto inglobato all’interno della rotatoria, che sarà oggetto di demolizione completa. Il settore viabilità della Provincia nei mesi scorsi aveva presentato al Ministero della Cultura, commissione regionale per il patrimonio culturale della Sardegna, richiesta di verifica dell’interesse culturale di questo immobile e il Ministero ha risposto verificando il “non interesse culturale” dell’immobile .
“Sulla base di questo pronunciamento, che ci consente di abbattere l’ex casello del consorzio di Bonifica – spiega l’Amministratore Straordinario Battista Ghisu – a giugno ho deliberato la sesta variazione al Documento Unico di Programmazione e al bilancio 2025-2027, stanziando la somma di 120.000 euro di avanzo vincolato come richiesto dal Settore Viabilità. Oltre alla demolizione dell’edificio, già teatro di un duplice incidente mortale avvenuto nel 2014, abbiamo deciso di procedere a un restyling completo dell’intera rotatoria dando la massima visibilità in tutte le direzioni agli automobilisti ed eliminare i pericoli”.

In questi giorni, il dirigente della viabilità Giuseppe Pinna ha approvato il documento di indirizzo alla progettazione e ha nominato Antonio Emilio Casula, funzionario della stessa Provincia, quale Responsabile Unico del Procedimento. Casula avrà il compito di incaricare un progettista, che a sua volta avrà 30 giorni di tempo per predisporre il progetto esecutivo per la demolizione, il miglioramento delle condizioni di sicurezza della rotatoria e una rivisitazione completa della rotonda che collega il capoluogo con le maggiori località turistiche della zona.

“Intendiamo abbellirla con un intervento che verrà curato da ditte specializzate in materia florovivaistica – aggiunge l’Amministratore Ghisu – ed è nostro intendimento realizzare un impianto di illuminazione, se riusciamo a reperire le risorse”. Il progettista dovrà verificare, eventualmente approfondire e comunicare alla stazione appaltante entro i primi 20 giorni, la necessità della richiesta di tutte le autorizzazioni da parte degli enti competenti coinvolti.
Sono ad ogni modo necessarie: autorizzazione paesaggistica, conformità urbanistica, autorizzazione dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, verifica preventiva dell’interesse archeologico ai sensi dell’art. 41 comma 4 del D. Lgs. 36/2023. Nel 2011 venne deliberata l’acquisizione dell’area dove venne realizzata la rotatoria. La Regione e in particolare l’Assessorato regionale all’Urbanistica, nell’ambito del passaggio di competenze tra Regione ed Enti Locali, pose un vincolo per 5 anni sino al 2016 impedendo alla Provincia di abbattere questa struttura ritenuta da tutti pericolosa per la circolazione stradale. Nel 2014 un gravissimo incidente stradale si verificò proprio nella rotonda dove un’autovettura con due persone a bordo, a forte velocità finì proprio sul muro della casa e in quell’occasione persero la vita un ragazzo e una ragazza.
“Proprio per eliminare ogni pericolo per gli automobilisti e chiunque transititi in quella zona -. Spiega l’amministratore Battista Ghisu – si è deciso di intervenire stanziando le risorse e procedere alla demolizione. La Provincia ha da pochi giorni asfaltato l’intera rotonda e rinnovato la segnaletica orizzontale adeguandola all’intenso traffico per le zone turistiche della costa oristanese”. La Provincia sta per completare gli interventi sulla sp 1 dove ha messo a nuovo tutto il tratto dal Rimedio sino al ponte sul Rio Tanui e a brevissimo verrà appaltata la nuova rotonda del Rimedio, la messa in sicurezza del ponte che collega Oristano con la 292, la sistemazione e sostituzione dei giunti e rifacimento dell’asfalto. In corso di progettazione anche il ponte del Tirso costruito negli anni 20 dove la Provincia intende con un piano complessivo progettare e mettere mano a tutto l’ingresso NORD con una rivisitazione completa dal punto di vista architettonico, paesaggistico, ambientale e strutturale trasformandolo in un accogliente biglietto da visita per la città di Eleonora.