Sant’Agostino e le sue radici. La corsa de is curridoris nurachesi citata perfino nella Carta de Logu

Dal 27 al 30 agosto 2025 si rinnoverà ancora una volta l’antica tradizione religiosa nurachese, la Festa in onore di Sant’Agostino, che si distingue per la suggestiva corsa a piedi di oltre cento uomini, “is curridoris”. Con indosso la cappa bianca o rossa, is curridoris trasportano il simulacro del Santo da Nurachi fino a San Giovanni di Sinis, attraversando Cabras in processione e percorrendo un tragitto di circa 20 chilometri come atto votivo. Dopo pochi giorni, il cammino viene ripetuto a ritroso per riportare il simulacro al paese d’origine.

Il 27 agosto 2025, alle 5 del mattino, la Festa in onore di Sant’Agostino entrerà nel vivo. L’arrivo de is curridoris a San Giovanni di Sinis è previsto per le 07. Le origini della festa in onore a Sant’Agostino, che si svolge dal 27 al 30 agosto tra San Giovanni di Sinis e Nurachi, sono da ricercare nella presenza in Sardegna dei frati agostiniani, esuli che raggiunsero l’isola dal Nord Africa, tra il V ed il VI secolo d.C. Di Nurachi e dei suoi estesi insediamenti, c’è traccia già dal VII secolo d.C., quando il centro veniva indicato sulle carte come Anuagras o anche Ad Nuragas.

FESTA SANT’AGOSTINO – ANNI ’60 DEL ‘900 – COLLEZIONE PRIVATA DONATO CUOZZO

Nei secoli che seguirono, le tracce della Festa in onore a Sant’Agostino emersero anche nella Carta de Logu: tra queste pagine, la festa viene elencata insieme alla festa di San Giovanni e San Marco di Sinis. Tra le carte, emerge anche la presenza di una piccola chiesa in arenaria e di un vasto agglomerato di abitazioni nella zona tra la laguna di Mistras e il Villaggio di San Salvatore.

“Abbiamo diverse testimonianze che parlano di questo insediamento – spiega Giovanni Sotgiu, memoria storica della festa dei nurachesi- intorno al 1911 i resti della chiesa, dei grossi massi in arenaria, furono prelevati per l’ampliamento della chiesa di Santa Maria a Cabras. Fu il risultato di un accordo tra i parroci di Nurachi e Cabras – approfondisce ancora Giovanni Sotgiu -. Don Eugenio Sanna, allora parroco di Cabras, chiese delle “belle pietre” per questi lavori. In cambio, dal parroco di Nurachi arrivò la richiesta per il parroco di Cabras di custodire il simulacro di San Giovanni per tutto l’anno, prima e dopo la festa. Nacque così una collaborazione tra Nurachi e Cabras che ancora oggi esiste, forte di un profondo legame tra le diverse Confraternite: le nurachesi, del Rosario e delle Anime Purganti e le Confraternite di Cabras dello Spirito Santo e del Rosario.”

A metà del ‘900, la festa in onore a Sant’Agostino era caratterizzata anche dalla presenza de “sa cricca maggiori” tra fedeli di Nurachi e di Cabras. “Io ero bambino- ricorda Giovanni Sotgiu -. Ricordo che si andava a chiedere la questua portando i simboli di Sant’Agostino e di San Giovanni. I proventi servivano per pagare i suonatori e donare le offerte alla Chiesa. Inoltre, ricordo che si trascorrevano anche venti giorni a San Giovanni di Sinis, si stava negli stazzusu. Si trascorrevano momenti conviviali e di comunità anche grazie alla presenza della musica e dei balli nella piazza accanto alla chiesa, che al tempo era uno sterrato. Mio padre mi raccontava che anche nei primi del ‘900 c’era una grande fede nei confronti di questa festa: i carretti accompagnavano il gruppo de is curridoris, ma c’era anche chi i 20 chilometri li percorreva in bicicletta”.

FESTA SANT’AGOSTINO – ANNI ’60 DEL ‘900 – COLLEZIONE PRIVATA DONATO CUOZZO

Oltre cento uomini, con la cappa bianca della Confraternita del Rosario e quella rossa delle Anime Purganti, guideranno la corsa accompagnata da is goccius e preghiere in sardo. I festeggiamenti religiosi saranno arricchiti dal suono delle launeddas di Andrea Pisu, Giancarlo Seu e Luca Utzeri. Questa tradizione, che affonda le sue radici nel Seicento, si svolge tra Nurachi e San Giovanni di Sinis, la cui chiesa è tuttora affidata al parroco di Nurachi, Don Enrico Perlato. Il comitato organizzatore è presieduto da Celio Lasiu.

Il programma dei festeggiamenti religiosi.

27 agosto – All’alba parte la corsa de is curridoris da Nurachi a San Giovanni di Sinis con il simulacro di Sant’Agostino (20 km). In serata, vespri e Messa a San Giovanni di Sinis.

28 agosto – Messa a Nurachi (7:30) e processione congiunta a San Giovanni di Sinis (10:00) con le Confraternite di Nurachi e Cabras, seguita dalla Messa solenne (10:30). In serata vespri e Messa.

29 agosto – Messa a Nurachi (7:30), processione e Messa solenne a San Giovanni di Sinis (10:00 e 10:30). Nel pomeriggio, il simulacro rientra a Nurachi con is curridoris, accolto in paese dalle donne in abito tradizionale e accompagnato in processione fino alla chiesa di San Giovanni Battista.

I festeggiamenti civili.

Il 28 agosto alle ore 22:00 a San Giovanni di Sinis si darà il via ai festeggiamenti civili con la musica travolgente di Fantasias de Ballos.

Il 29 agosto alle 20:30 a Nurachi sarà la volta di Fanta Folk con Vanni Masala e Andrea Pisu. Alle 22:00 suonerà il gruppo rock Ympossibili.

Sabato 30 agosto alle 22:30 si ballerà con Follia 2000, Special Dj Roberto Milani e Voice Loira Linda.

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