Oristano ricorda gli internati italiani nei lager nazisti. Consegnate due medaglie d’onore

Nella giornata di ieri, sabato 20 settembre, la Prefettura di Oristano ha celebrato la “Giornata degli Internati Italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale”, un momento di memoria e riflessione dedicato a quanti furono vittime della deportazione e del lavoro coatto per l’economia di guerra nazista.

“Questa giornata vuole onorare quanti con sacrificio e coraggio hanno difeso i valori di pace, di libertà e di democrazia: valori sanciti nella nostra Costituzione e che tutti noi siamo chiamati a difendere” – ha sottolineato il Prefetto di Oristano, Salvatore Angieri, aprendo la cerimonia, alla presenza delle autorità civili e militari e del Sindaco Massimiliano Sanna.

Durante la commemorazione sono state consegnate due medaglie d’onore, “Ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti”.

I riconoscimenti sono stati attribuiti a:

Francesco Montisci (Villanovaforru, 1920 – Cagliari, 1988), soldato dell’Arma dei Carabinieri, catturato a Roma e internato dal 1943 al 1945 nello Stalag VII A di Monaco di Baviera. La medaglia è stata consegnata al nipote Luca Montisci dal Prefetto Angieri, insieme al Colonnello Steven Chenet, Comandante provinciale dei Carabinieri, e alla Sindaca di Arborea, Manuela Pintus.

Giuseppe Zanda (Paulilatino, 1921), soldato del 151° Reggimento Fanteria, catturato dai tedeschi e internato in Germania dal 1943 al 1945. Il riconoscimento è stato consegnato al figlio Giovanni e alla nipote Chiara dal Prefetto Angieri, affiancato dal Tenente Colonnello Natale Velardi del V Reggimento Genio Guastatori di Macomer, dal Sindaco di Paulilatino Domenico Gallus e dal giovane Sindaco del consiglio comunale dei ragazzi, Antonio Campus.

La cerimonia ha offerto anche un momento di approfondimento storico curato da Gianluca Borzoni, professore di Storia delle relazioni internazionali dell’Università di Cagliari, con una relazione dal titolo “Dall’armistizio alla prigionia: la vicenda degli Internati Militari Italiani. Coordinate storiche”. La commemorazione è stata accompagnata da cinque momenti musicali a cura del coro interforze “San Michele Arcangelo”, diretto dal maestro Marcello Lochi e accompagnato al pianoforte dal maestro Manuele Pinna, che hanno eseguito brani significativi come “Addio mia bella addio”, “Signore delle cime”, “Monte Nero” e l’Inno nazionale.

In conclusione, il Prefetto Angieri si è rivolto in particolare agli studenti presenti in sala, delle scuole “Benedetto Croce” e “Lorenzo Mossa”: “Cari ragazzi, mi rivolgo soprattutto a voi che siete le nuove generazioni: ascoltate le storie degli insigniti che oggi ricordiamo perché sono la memoria del nostro passato. Quella memoria di cui dobbiamo fare tesoro per essere delle persone più consapevoli e responsabili, lontane da quei sentimenti di odio, di vendetta e di supremazia di cui purtroppo sentiamo parlare ormai quotidianamente e che hanno caratterizzato i regimi totalitari del ventesimo secolo”.

La cerimonia si è chiusa con un lungo applauso in ricordo di quanti, con coraggio e dignità, affrontarono la prigionia senza mai rinunciare ai valori di libertà e democrazia.

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