Gli stagni dell’oristanese riprendono a respirare. I risultati del virtuoso lavoro del Consorzio di Bonifica

Si sono conclusi mesi fa i lavori di risanamento degli stagni dell’oristanese, con risultati più che positivi. Grazie agli interventi tempestivi, è stata evitata la moria di pesci che, viste le temperature elevate di quest’estate, era ritenuta altamente probabile.

Il punto sui lavori, stamattina, è stato fatto dal presidente del Consorzio di Bonifica dell’Oristanese Carlo Corrias, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione con i Sindaci del territorio. “I primi cittadini ci hanno affiancato in questo percorso, fondamentale per la salvaguardia del comparto ittico” – ha dichiarato.

In Sardegna, la superficie interessata dai lavori ha raggiunto i 10.000 ettari, di cui 5.600 nell’oristanese, a conferma del ruolo centrale di questo territorio nel settore. Gli interventi hanno riguardato tutti i principali compendi ittici locali: da Corru s’Ittiri a Is Benas, da S’Ena Arrubia fino allo Stagno di Cabras.

I lavori hanno previsto lo smaltimento di fanghi e materiali accumulati nei canali, che impedivano la corretta ossigenazione delle acque. “Abbiamo liberato i polmoni dello stagno – ha spiegato Corrias – completando l’operazione in circa 90 giorni, grazie anche alla guida dei pescatori locali”.

Durante i lavori c’era la preoccupazione di imbattersi in rifiuti pericolosi, ma le lagune si sono rivelate pulite, un risultato reso possibile dal ruolo attivo dei pescatori, veri presidi di salvaguardia ambientale.

Il progetto è stato sostenuto dall’Assessorato all’Agricoltura e alla Pesca, che ha stanziato 10 milioni di euro per il risanamento degli stagni sardi. Il Consorzio di Bonifica ha impiegato appena 300 mila euro per completare tutti gli interventi nell’oristanese, dimostrando efficienza e gestione oculata delle risorse pubbliche.

Le dichiarazioni del Presidente del Consorzio di Bonifica, Carlo Corrias

IL CONVEGNO. I singoli interventi portati avanti dal Consorzio sono stati presentati stamane, nel compendio del Nuovo Consorzio Mar’e Pontis di Cabras, nel corso di un convegno dal titolo ‘Compendi ittici, aree lagunari e consorzi di bonifica: un modello sostenibile per la Sardegna’. Gli operatori delle cooperative di Marceddì, Is Benas, S’Ena Arrubia e Pontis (Antonio Loi, Raffaele Manca, Alberto Porcu, Giuliano Cossu), hanno espresso soddisfazione e gratitudine al Consorzio e all’assessore regionale dell’Agricoltura, Gian Franco Satta, per interventi “che hanno ridato vita e respiro alle lagune”.

Sulle esigenze del settore e le proposte di sviluppo si sono, invece, confrontati i rappresentanti delle organizzazioni della pesca, mentre agli amministratori (i Sindaci Sandro Pili di Terralba, Luigi Tedeschi di San Vero Milis, Manuela Pintus di Arborea, Andrea Abis di Cabras e Paolo Pireddu, presidente della Provincia di Oristano) hanno affrontato, in generale, le problematiche legate allo sviluppo economico delle lagune.

Prima del confronto più politico tra i rappresentanti dell’oristanese in consiglio regionale, ha preso la parola il presidente ANBI, Gavino Zirattu, quindi la chiusura affidata all’assessore dell’Agricoltura Gian Franco Satta.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Gian Franco Satta

LA SCHEDA DEGLI INTERVENTI. Con la Legge regionale, n. 7 del 27 febbraio 2025 e successiva Deliberazione RAS n. 15/33 emessa in data 19.03.2025, il Consorzio di Bonifica dell’Oristanese è stato delegato per eseguire gli interventi di natura emergenziale e le opere necessarie a riportare in condizioni ottimali di sfruttamento i quattro compendi ittici dell’oristanese.

Tali interventi hanno avuto l’obiettivo di rimuovere la notevole quantità di materiale che impediva il normale, ricambio idrico, ripristinando le dinamiche idrauliche necessarie alla vita delle lagune.

Il convegno organizzato per illustrare i risultati ottenuti

IL DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI.

Corru S’Ittiri e Corru Mannu. E’ stato il primo intervento: qui il problema dello spostamento dei materiali è stato affrontato dal mare con i mezzi consortili entrati in acqua per poi successivamente agire dai muraglioni di pietra. L’operazione è stata eseguita con successo consentendo la normale ripresa dell’attività della peschiera.

Is Benas. Anche all’interno di questo compendio ittico si è intervenuti su un problema che da tempo ostacolava la vita dello stagno, ovvero l’accumulo di sabbia nel canale in cemento che lo collega direttamente al mare. Questo canale, lungo circa cinquecento metri, era ormai quasi del tutto ostruito, impedendo il naturale riciclo dell’acqua, vitale per l’equilibrio dell’ecosistema. Con i lavori di bonifica sono stati rimossi tutti i materiali che impedivano le normali dinamiche idrauliche, restituendo così allo stagno il suo respiro e ripristinando il flusso indispensabile di acqua marina.

S’Ena Arrubia. In questo compendio si è provveduto alla rimozione dei materiali dei canali di collegamento al mare e a ripristinare le quote batimetriche nei punti dello stagno che erano compromessi, ristabilendo il ricambio idrico necessario a consentire la normale fruibilità dello specchio d’acqua.

Stagno di Cabras. Qui gli interventi hanno avuto come obiettivo principale il ripristino della rete idraulica, indispensabile per garantire il normale ricambio idrico che ormai mancava da decenni. I lavori si sono concentrati anzitutto sulla pulizia dei canali che attraversano la strada provinciale 6, fondamentali per collegare lo stagno al canale Bau Mannu. Successivamente si è intervenuti proprio sul Bau Mannu, nel tratto adiacente al canale scolmatore. Infine, si è intervenuti in diversi punti dello specchio d’acqua restituendo piena funzionalità al sistema.

La soddisfazione per i lavori nelle parole del presidente del Consorzio Pontis, Giuliano Cossu
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