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A un mese dalla conclusione, il Festival della Bottarga – Alchimie di Gusto 2025 si conferma come una delle manifestazioni più partecipate e rappresentative dell’anno in Sardegna. Dal 19 al 21 settembre, Cabras ha accolto oltre 10.000 visitatori, trasformando il borgo lagunare in un palcoscenico diffuso di sapori, cultura e convivialità.
Tutti i numeri di un’edizione da record. Durante le tre giornate, il pubblico ha potuto vivere un programma denso di appuntamenti tra showcooking, musica, laboratori e spettacoli, distribuiti in due grandi location – la Peschiera Mar’e Pontis e Piazza Don Sturzo – e su due palchi attrezzati, che hanno ospitato spettacoli musicali e performance artistiche. A firmare le esperienze gastronomiche sono stati oltre venti tra chef e cuochi provenienti da tutto il mondo, che hanno utilizzato più di sette chilogrammi di bottarga per le preparazioni dal vivo. Ben 100 invece i chilogrammi venduti complessivamente dai produttori presenti durante la tre giorni del festival.
Oltre tremila pasti preparati, più di 450 partecipanti alle degustazioni guidate e ben undici espositori che hanno messo in mostra le eccellenze agroalimentari del territorio sono solo alcuni dei numeri dell’edizione record di quest’anno.

Le dichiarazioni. “Il Festival della Bottarga 2025 – afferma il sindaco Andrea Abis – ha segnato un punto di svolta nella promozione dell’identità e delle eccellenze di Cabras, capace di unire tradizione e innovazione e di confermarsi centro propulsore di cultura e turismo sostenibile nel Sinis”.
“La bottarga – ha spiegato Davide Oldani – è un prodotto già straordinario: io cerco solo di esaltare la dolcezza e la sapidità attraverso la mia cucina. In un piatto come il foglio di riso con note agrumate, diventa la sintesi perfetta della cucina mediterranea”.

“La partecipazione della Fondazione Mont’e Prama – ha dichiarato Anthony Muroni – rafforza il legame tra la cultura millenaria dei Giganti e le tradizioni enogastronomiche del Sinis. Storia e sapori dialogano per offrire a cittadini e visitatori un’esperienza che unisce memoria e identità mediterranea”.
“Il Festival della Bottarga – ha dichiarato Giuliano Cossu, presidente del Consorzio Pontis – è per noi molto più di un evento: è l’occasione per raccontare al mondo la qualità e l’identità di un prodotto unico, simbolo della nostra comunità e della migliore bottarga di muggine al mondo”.

Non solo bottarga. Accanto agli appuntamenti gastronomici, il Festival ha proposto laboratori del gusto in più lingue – in italiano, inglese e tedesco – iniziative inclusive con traduzione in LIS, mostre fotografiche, rassegne letterarie e spettacoli dal vivo, che hanno reso la manifestazione un evento accessibile, partecipato e dal respiro internazionale. Parallelamente alla promozione della Bottarga anche le attività collaterali hanno riscosso un grosso successo: 2.500 i visitatori che hanno scelto di scoprire i musei e i siti archeologici del territorio, mentre la ruota panoramica “Sinis dall’alto” ha contato 2.000 ticket venduti.
Chef stellati e volti tv. L’edizione 2025 ha portato sul palco grandi nomi della cucina italiana e internazionale. Accanto al cabrarese Salvatore Camedda, ambasciatore gastronomico del Sinis e volto storico della manifestazione, si sono alternati Davide Oldani, Max Mariola, Giovanni Pilu, Ciccio Vitiello, Simona Balia, Imma Diana, Salvatore Ticca, Roberto Paddeu e Vincenzo Sorvillo, protagonisti di showcooking che hanno esaltato la bottarga di muggine di Cabras.

Dietro il successo dell’evento si è mossa una macchina organizzativa composta da circa 200 persone, tra volontari, tecnici, operatori della sicurezza, fonici, fotografi, giornalisti e social media manager, che hanno lavorato per garantire un’organizzazione impeccabile.
Ci vediamo a settembre 2026!. Guardando al futuro, l’Amministrazione comunale ha già annunciato le date della prossima edizione, in programma il 18, 19 e 20 settembre 2026. L’obiettivo è ambizioso: superare i numeri record del 2025 e consolidare il nome di Cabras come capitale del turismo enogastronomico del Mediterraneo, un luogo in cui la qualità dei prodotti, la ricchezza delle tradizioni e l’accoglienza della comunità si fondono in un’esperienza autentica e sostenibile.
 
 			  


 
		 
		 
		 
		 
		 
		 
		 
		