Un giardino nel nome di Gisella Masala. Oristano la ricorda con “L’albero della vita”
Oristano si è stretta attorno al ricordo di Gisella Masala, odontoiatra, attivista e fondatrice del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano, scomparsa nel marzo 2025.
All’interno dell’Hospice Angela Nonnis, si è tenuta la cerimonia di intitolazione del giardino alla sua memoria. Uno spazio che lei stessa aveva immaginato e fatto nascere come luogo di bellezza, conforto e dignità per i pazienti e le loro famiglie.
Un’inaugurazione carica di emozione, che ha restituito voce e presenza a una donna che ha saputo unire competenza e umanità, determinazione e dolcezza.
Il giardino, frutto della sua visione, è stato pensato non solo come area esterna, ma come parte integrante della cura. Uno spazio di luce e prossimità, dove i profumi e i colori potessero alleviare la fatica e restituire serenità a chi affronta la malattia.

Il murale “L’albero della vita”. Durante la cerimonia è stato anche inaugurato il murale “L’albero della vita”, ideato e diretto dall’artista Luigi Lai e realizzato insieme agli amici di Gisella, che hanno partecipato alla pittura, ognuno lasciando un segno personale.
L’opera, collocata a completamento del percorso del giardino, unisce simboli di rinascita, radici e movimento, traducendo in immagini ciò che Gisella ha rappresentato per tanti: un’energia gentile che mette in connessione, che genera comunità e restituisce senso al prendersi cura.
Una frase, una visione. Accanto al murale, una pietra in trachite conserva le parole di Gisella: “Il giardino, con i suoi profumi e i suoi colori, possa portare un po’ di sollievo ai pazienti e alle loro famiglie.” Una frase semplice e luminosa, che racchiude tutta la sua visione della cura come atto d’amore e di vicinanza.
Chi attraverserà oggi quel giardino potrà leggere la sua voce e sentirla ancora presente, come un respiro che accompagna.

L’eredità viva di Gisella. L’intitolazione del giardino non è soltanto un gesto di memoria, ma un’eredità viva, la continuazione di un impegno civile e umano che ha segnato la comunità oristanese.
Gisella ha insegnato che la cura è relazione, che la bellezza può essere terapia, e che la responsabilità condivisa può trasformare un luogo di dolore in un orizzonte di speranza.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto a tutte le persone, associazioni e realtà locali che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, offrendo sostegni economici, materiali e professionali.
Una generosità espressa con discrezione, in piena sintonia con lo spirito di Gisella, anima bella, capace di donare senza chiedere nulla, di accendere luce anche nei momenti più bui.

