Tentata estorsione in centro di accoglienza. Arrestati due extracomunitari
Tensione altissima, minacce e paura all’interno di una struttura di accoglienza della provincia di Oristano, dove due minorenni extracomunitari sono stati arrestati dai Carabinieri con l’accusa di tentata estorsione in concorso e minaccia aggravata.
Secondo quanto ricostruito dai militari del Comando Provinciale, tutto è iniziato martedì mattina, quando uno dei due giovani ha preteso dalla responsabile della struttura un “rimborso” di 150 euro per un paio di scarpe che sosteneva fossero scomparse.
Una richiesta perentoria, che nelle ore successive si è trasformata in minacce esplicite. Prima, in una chat di gruppo, poi direttamente contro due operatrici, bersaglio di intimidazioni verbali e fisiche.
I due minorenni, nel tentativo di costringere la responsabile a consegnare il denaro, hanno prospettato la possibilità di danneggiare arredi e suppellettili e addirittura di fomentare una “sollevazione” degli altri ospiti, generando un clima di terrore nella struttura.
La situazione è degenerata nella notte, quando le operatrici, temendo per la propria incolumità, hanno chiesto aiuto al numero di emergenza 112. L’arrivo tempestivo delle pattuglie dei Carabinieri ha impedito che le minacce si trasformassero in violenza. I militari, con calma e professionalità, hanno isolato i due giovani proprio mentre inveivano contro una delle lavoratrici e minacciavano di colpirla, continuando con atteggiamento aggressivo anche alla presenza degli operatori dell’Arma.
Bloccare i due esagitati è stato fondamentale per evitare conseguenze più gravi per le donne presenti.
Al termine degli accertamenti, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura del Tribunale per i Minorenni di Cagliari, i due minorenni sono stati trasferiti in un Istituto del Ministero della Giustizia in Sardegna.
Restano ora da chiarire eventuali altri aspetti della vicenda, mentre nella struttura è tornata la calma dopo ore di forte apprensione.

