Sartiglia 2026. Partecipa solo chi raggiunge la sufficienza. I cavalieri scelgono la linea meritocratica
L’Associazione Cavalieri della Sartiglia imbocca con decisione la strada della meritocrazia. È questo il verdetto dell’assemblea che ha stabilito le regole ufficiali delle selezioni per la Sartiglia 2026, che dovrebbero tenersi il 18 gennaio. La proposta che ha ottenuto più voti, a larga maggioranza era la più severa tra quelle sul piatto.
Le 42 pariglie iscritte si contenderanno i posti disponibili in corsa, che tradizionalmente sono 40. In teoria, basterebbe l’eliminazione di sole due pariglie. Ma i cavalieri hanno scelto una soluzione diversa: saranno esclusi tutti coloro che, dopo due passaggi, non avranno raggiunto la sufficienza, anche nel caso in cui le pariglie eliminate risultassero più di due.
Come funziona la modalità scelta.
-Tutte le pariglie iscritte (tranne quelle in premio dall’anno scorso) effettuano un primo passaggio “da piatto a piatto” (i due paletti entro i quali il numero dichiarato deve essere completato).
-Chi ottiene la sufficienza si assicura il diritto a partecipare alla Sartiglia (tranne nel caso riportato all’ultimo punto)
-Chi non la ottiene avrà un secondo passaggio per comprovare la propria preparazione e tentare di raggiungere la sufficienza.
-Il punteggio del primo passaggio non può essere superato da un punteggio ottenuto nel secondo: chi ha preso la sufficienza al primo giro resta comunque davanti a chi non l’ha ottenuta.
-Se tutte le pariglie raggiungeranno la sufficienza, verranno escluse comunque le due con il punteggio inferiore.
-Saranno escluse anche le pariglie che, dopo due tentativi, non avranno raggiunto la sufficienza.
Un meccanismo che premia la preparazione immediata e impedisce ai ritardatari di “scavalcare” chi è stato più bravo al primo passaggio.

Una scelta che alza l’asticella. La decisione introduce criteri più stringenti rispetto al passato. Non sarà sufficiente rientrare nel numero tradizionale, ma occorrerà dimostrare il livello richiesto.
Il messaggio dell’assemblea è chiaro: la Sartiglia vuole i più preparati, perché la Giostra deve essere meritocratica, rigorosa, rispettosa della tradizione ma anche dell’impegno sportivo dei protagonisti.
Ora non resta che l’attesa del primo galoppo.
La sfida è aperta: che vinca il migliore!

