A Oristano il progetto Erasmus+ “What a Multicultural World”

Il titolo è “What a Multicultural World”, e l’obiettivo era quello di accrescere le competenze degli operatori giovanili nella gestione di gruppi multiculturali. Si tratta del training course targato Erasmus+ che l’Associazione Culturale EUvolution ha organizzato presso l’Hotel Villa delle Rose, un’iniziativa finanziata dalla Commissione europea e dall’Agenzia Italiana per la Gioventù che ha coinvolto, dal 4 al 10 dicembre, 24 operatori giovanili provenienti da Italia, Slovacchia, Spagna, Turchia, Bulgaria, Polonia, Francia e Lituania, accolti dall’assessore alle Politiche Giovanili Antonio Franceschi.

“L’Europa è caratterizzata da una crescente diversità culturale, che rappresenta una grande opportunità, ma anche una sfida per chi lavora con i giovani. Gli operatori giovanili si trovano sempre più spesso a gestire gruppi multiculturali, dove differenze linguistiche, tradizioni e valori possono generare incomprensioni e ostacoli alla partecipazione attiva – spiegano i promotori dell’iniziativa – In assenza di strumenti adeguati, il rischio è che queste differenze diventino motivo di esclusione, invece che una risorsa per la crescita personale e collettiva”.

Ed è in questo contesto che è nata l’esigenza di implementare questo training course, “nato dalla necessità di fornire agli operatori giovanili competenze e strumenti per affrontare queste sfide in modo efficace”.

E il risultato è stato ottimale: “È stata una settimana molto ricca, di emozioni e di competenze acquisite, e alla fine siamo soddisfatti di aver permesso ai partecipanti di poter rafforzare le loro capacità di comunicazione interculturale, gestione dei conflitti e facilitazione di processi educativi inclusivi, affinché possono trasformare la diversità in un’opportunità di apprendimento e coesione sociale”, commentano i promotori.Il percorso formativo dei giorni trascorsi a Oristano, guidato dal trainer Emanuel Caristi, è stato basato su approcci esperienziali e sullo scambio di buone pratiche, offrendo ai partecipanti non solo nuove metodologie ma anche uno spazio di confronto con colleghi provenienti da otto paesi diversi.

“Questa dimensione internazionale ha permesso loro di analizzare il fenomeno del multiculturalismo da prospettive differenti e di sviluppare strategie adattabili ai contesti locali in cui operano”, aggiungono i volontari di EUvolution, lanciando uno dei risultati tangibili che sono stati prodotti durante la settimana: un toolkit interculturale che raccoglie le pratiche più efficaci sperimentate durante il training course.

“Questo strumento offre risorse concrete a tutta la comunità del lavoro giovanile e rappresenta quanto genuinamente abbiamo raggiunto: la capacità di creare un ambiente in cui la diversità è vista come un valore e non come un ostacolo” – concludono i promotori.

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