A Marrubiu la Pasqua nel segno de “Su Toccu ‘e Mesudi’”


Secondo una tradizione che si perde nei secoli, durante la Settimana Santa, in particolare dalla notte del Giovedì Santo fino alla notte del Sabato Santo, le campane per tre giorni non suonavano in segno di lutto. A Marrubiu, come in larga parte della Sardegna, per sottolineare i principali momenti che scandivano la giornata, come ad esempio “il mezzogiorno”, i ragazzi uscivano per le vie del paese e suonavano degli strumenti musicali rudimentali, creati con materiali semplici: Sa Strocia Arrà, una canna dotata di una ruota di legno che produceva un suono stridulo, Sa Matracca, una tavola dotata di battenti in ferro allo scopo di produrre un rumore metallico e Is Tabeddas, tre pezzi di legno che, legati con del fil di ferro, battevano tra loro provocando un forte rumore. Così facendo sostituivano il suono delle campane, segnalavano alle persone lo scandire delle ore o comunque, delle principali fasi lavorative della giornata, cosa di fondamentale importanza in un mondo a vocazione agro-pastorale.


“Questa tradizione, viva nel nostro paese fino a poco più di dieci anni fa, stava rischiando di morire. Per questo motivo, consapevoli dell’importanza che rivestono le tradizioni nella trasmissione dei valori e nella sopravvivenza del senso di comunità, dopo il successo delle edizioni 2022 e 2023, abbiamo deciso di ripetere anche quest’anno la tradizione di uno dei momenti più importanti del Venerdì Santo, Su toccu ‘e mesudì (lett. “Il tocco di Mezzogiorno”) – dichiara Luca Pompianu, consigliere con delega alla cultura -. Inoltre, sempre nell’intenzione di approfondire gli aspetti tradizionali della Settimana Santa marrubiese, quest’anno abbiamo portato avanti un progetto improntato alla collaborazione tra adulti e giovani, che ha riguardato l’intreccio delle palme, per la Domenica delle Palme e la lavorazione di pane e dolci pasquali. Il tutto in collaborazione con l’Associazione Auser e Aggregati e Connessi (COAGI) e Is Giogus”.

Bimbi impegnati nella lavorazione di pane e dolci pasquali

“Continua il percorso della nostra Amministrazione di valorizzazione dell’identità locale, attraverso l’incontro tra generazioni e la reviviscenza della tradizione con momenti autentici di riscoperta degli usi e costumi e anche dei sapori, questi ultimi grazie alla collaborazione della scuola dell’infanzio dell’Istituto Comprensivo di Marrubiu con i laboratori organizzati dal servizio di mensa scolastica – chiude il Sindaco Luca Corrias -. Il nostro è un patrimonio unico e autentico che deve essere tramandato e valorizzato. Una missione che si sta compiendo con la costante cura degli appuntamenti in chiave popolare de Su Toccu e mesudì, oltre che con il successo natalizio de sa Paschixedda Marrubiesa”.

Programma:

-Venerdì 29 aprile, in collaborazione con Is Giogus vi sarà: Su Toccu ‘e Mesuddì.


Ore 11.30: Ritrovo in Piazza Roma con bambini, ragazzi e adulti che vorranno prender parte alla rievocazione della tradizione con i propri strumenti (Strocia Arrà, Matracca e Tabeddas). Breve spiegazione storico-culturale su evento e percorso.
Ore 12.00: Percorso dei suonatori. Partenza – Piazza Chiesa, Via Piave, Via Sardegna, Via Mazzini, Via Martiri, Via A. Diaz, Via Isonzo, Via Piave, Piazza Chiesa – arrivo.

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