Amianto a Santa Giusta, bonifica solo parziale. Associazione Ex Esposti: “Serve intervento urgente e completo”


“La bonifica dell’immobile contenente amianto, situato in una zona residenziale di Santa Giusta, è stata avviata ma risulta tuttora incompleta”. A denunciare la situazione è l’Associazione Regionale Ex Esposti Amianto della Sardegna, presieduta da Giampaolo Lilliu, che sollecita le istituzioni, gli enti preposti e l’amministrazione comunale a intervenire con urgenza per completare la rimozione del materiale pericoloso.

La richiesta dell’associazione arriva in seguito a un primo intervento di rimozione parziale, a seguito del quale restano perplessità sulla gestione dei materiali rimossi. In particolare, secondo alcune segnalazioni, mancherebbero le certificazioni di conferimento in discarica delle tre lastre di Eternit prelevate.

“Chiediamo all’amministrazione comunale di accertare la corretta destinazione di questi rifiuti pericolosi”, dichiara Lilliu.

L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha trasmesso una dettagliata nota all’associazione, nella quale informa che gli eredi della proprietà, dopo l’ordinanza sindacale, hanno incaricato un tecnico abilitato per eseguire un sopralluogo e predisporre gli interventi di messa in sicurezza. Il sopralluogo, effettuato il 12 maggio con una ditta specializzata, ha confermato gravi criticità: l’immobile presenta seri rischi di crollo e materiali contenenti amianto in stato di forte degrado, con potenziale rilascio di fibre nell’ambiente.

Anche i tecnici della ASL di Oristano, durante un’ispezione congiunta, hanno rilevato l’urgenza della bonifica, evidenziando il pericolo sanitario per la popolazione. L’area interessata è soggetta a rischio per la salute pubblica, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 152/2006.

L’immobile solo parzialmente bonificato a Santa Giusta

Il Comune ha comunicato l’assenza di motivi ostativi all’avvio degli interventi, subordinando però le opere alla trasmissione della documentazione tecnica e al nullaosta paesaggistico. Gli interventi dovranno rispettare le normative vigenti in materia di sicurezza nei cantieri, tutela ambientale e gestione dei rifiuti pericolosi, con particolare attenzione alla tracciabilità dei materiali contenenti amianto.

L’associazione Ex Esposti, nel frattempo, rinnova il suo appello: “Non è tollerabile che a distanza di settimane la bonifica sia ancora parziale, con un rischio sanitario documentato. È necessario completare l’intervento nel più breve tempo possibile, per tutelare i cittadini e restituire sicurezza al territorio”.


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