
Arborea celebra il successo della prima Rassegna del Teatro Etnico
Otto gruppi teatrali, un centinaio di attori e una settimana di spettacoli all’insegna della cultura e delle tradizioni. Sono i numeri che sanciscono il successo della prima Rassegna del Teatro Etnico, un evento che ha portato sul palco del Teatro dei Salesiani di Arborea otto gruppi teatrali provenienti da diverse località della Sardegna e dalla Penisola. La manifestazione, svoltasi dal 10 al 17 novembre 2024, ha registrato una grande partecipazione di pubblico e ha visto alternarsi attori e compagnie che operano a Guspini, Lanusei, Norbello, Oristano, San Gavino, Ittiri, Castelfranco Veneto e Villorba.
Durante la cerimonia di premiazione, il presidente della Pro Loco di Arborea, Paolo Sanneris, insieme alla Sindaca Manuela Pintus e alla giuria composta da Franco Cigagna, Rita Consolo e Franca Mugittu, ha consegnato i riconoscimenti ai gruppi partecipanti, sottolineando il valore culturale dell’iniziativa.

“Questo evento rappresenta non solo il talento e la dedizione di tutti i partecipanti, ma anche l’importanza di preservare e celebrare le nostre tradizioni culturali” – ha dichiarato Sanneris – “Siamo orgogliosi di aver dato vita a una rassegna che ha permesso di valorizzare gli idiomi locali e il nostro patrimonio identitario.”
L’iniziativa, realizzata grazie al sostegno della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla Cultura e con il contributo del consigliere Emanuele Cera, ha voluto aprire nuove prospettive per la cultura etnica e per le espressioni artistiche legate alle tradizioni popolari.

“Con questa rassegna abbiamo dimostrato che il teatro può essere un ponte tra passato e futuro, unendo diverse comunità attraverso il linguaggio universale dell’arte” – ha aggiunto Sanneris, auspicando che l’evento possa diventare un appuntamento fisso nel panorama culturale della regione. L’attenzione verso il teatro etnico ha trovato ad Arborea il luogo ideale per esprimersi, grazie alla sua vocazione multiculturale e alla presenza di una comunità che affonda le radici in diverse tradizioni. Con la chiusura del sipario su questa prima edizione, gli organizzatori guardano già al futuro con la speranza di poter riproporre la rassegna e ampliare ulteriormente il coinvolgimento di artisti e spettatori.