La genitorialita’ per Poste. Particolare festa del papà per un giovane dipendente oristanese

18 Marzo 2023

Nel giorno della Festa del Papà, Poste Italiane celebra questa importante ricorrenza attraverso la testimonianza diretta di uno dei papà, dipendenti dell’Azienda in provincia di Oristano che, dall’inizio del 2022 ad oggi, hanno usufruito degli istituti previsti dalle politiche della famiglia e in particolare per il sostegno della genitorialità come i congedi di paternità e parentale.

Salvatore Beccu, 35 anni, padre di Miriam, 3 anni e di Massimo, di appena 2 mesi, da 1 anno in Poste Italiane, nel ruolo di operatore di sportello in diversi uffici della provincia (Abbasanta, Seneghe, Bonarcado) racconta la sua esperienza di papà lavoratore.

“Ho scelto di usufruire del congedo parentale – dichiara Salvatore – per essere presente in questo momento della vita dei miei figli. Da padre, credo sia doveroso prendersi cura dei propri figli, specialmente quando sono così piccoli. E questo strumento lo consente. I giorni più belli della mia vita – aggiunge il dipendente di Poste – sono stati quelli in cui sono nati i miei figli: a chiunque mi chieda, in merito ai sacrifici, rispondo che non sono nulla se paragonati all’affetto e alla felicità che i figli possono trasmettere.”

Salvatore Beccu con i suoi 2 splendidi figli

Secondo quanto previsto dalla normativa attualmente in vigore, il congedo di paternità è fruibile entro il quinto mese di vita del bambino nella misura di dieci giorni di congedo obbligatorio, che possono essere goduti anche in via non continuativa, per gli eventi parto, adozione o affidamento avvenuti successivamente al 13 agosto 2022, giorno di entrata in vigore del decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105, e anche per gli eventi antecedenti il 13 agosto 2022, nei casi specificati dalla normativa vigente.

Il congedo parentale, invece, spetta ai genitori naturali, che siano in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo tra i due genitori non superiore a dieci mesi. I mesi salgono a 11 se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi.

“Il lavoro è fondamentale – ammette l’operatore di sportello – ma non sempre è facile conciliare occupazione e vita privata. Mi ritengo però molto fortunato ad avere un lavoro stabile, in un’azienda importante come Poste Italiane: mi garantisce un sostegno che, in altre occupazioni, non avrei avuto”.

Poste Italiane, nell’ambito della valorizzazione della genitorialità, ha anche previsto in diverse situazioni un trattamento economico di miglior favore rispetto a quello indicato dalla legge. Ad esempio, alle mamme, ma anche ai papà che fruiscono del congedo parentale nei primi sei anni di vita del bambino, l’Azienda riconosce l’80% della retribuzione per i primi due mesi, invece che per un solo mese come previsto dalla legge.

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