Scandalo “furbetti del vaccino” a Oristano. 15 indagati dalla Procura per abuso d’ufficio

Ci sono 15 persone indagate nello scandalo sulle vaccinazioni abusive ad Oristano. A renderlo noto è il Procuratore Ezio Domenico Basso, che fornisce solo alcuni dettagli di un’inchiesta che potrebbe allargarsi nei prossimi giorni. Intanto, è certo che le persone denunciate, per abuso d’ufficio, sono medici e infermieri che lavorano principalmente nel Poliambulatorio di Via Michele Pira, sede delle vaccinazioni per le persone di Oristano città.

Il meccanismo della frode sarebbe molto semplice: somministrazione di dosi a soggetti non titolati. Il tutto parte da diverse settimane, quando il vaccino Pfizer, il primo a entrare “in commercio”, era destinato esclusivamente a personale sanitario, persone ultraottantenni e forze di polizia. Nei registri che i medici devono compilare, quando somministrano il vaccino, invece, compaiono, in numero rilevante e anomalo, persone che non hanno titolo, “conoscenti o parenti del personale sanitario” – fa sapere il Procuratore. Negli stessi registri, le persone vengono catalogate secondo le categorie individuate dal Ministero con priorità. Chi non ha titolo, viene inserito alla voce “altro” e ad Oristano sarebbero decisamente in numero sproporzionato.

Il Procuratore di Oristano, Ezio Domenico Basso

Di fronte all’eventualita’ che le vaccinazioni abusive siano state fatte per non sprecare le dosi, il Procuratore Ezio Domenico Basso chiarisce “che la direttiva ministeriale sui vaccini inizialmente dava indicazioni precise sulle persone da vaccinare, senza far riferimento all’estensione a soggetti terzi, le cosiddette liste di riserva, al fine di non sprecare le dosi”. In ogni caso, non è chiaro in quale momento della giornata le dosi siano state somministrate.

Certamente, la notizia fa scandalo, visto che sono tante le persone, sopratutto tra i soggetti sensibili, che ancora non hanno ricevuto il vaccino salvavita. Anche per quanto riguarda gli over 80, numerosi sindaci, proprio oggi, hanno chiesto spiegazioni alla Assl sul perché la campagna di vaccinazione non abbia ancora fatto tappa nei loro Comuni. Sul profilo dei 15 indagati niente di più è dato sapere per ora, anche perché l’inchiesta è appena partita e non è improbabile che venga allargata anche ad altre persone.

Condividi questa notizia: