Asl Oristano. “Pazienti e familiari coinvolti nel percorso delle cure”

“Il tema odierno riguardante il coinvolgimento attivo dei pazienti e dei familiari nella sicurezza dell’assistenza e delle cure nella nostra Asl ha già avuto un riscontro diretto con l’attivazione dell’ospedale di comunità di Ghilarza”. Lo ha detto il direttore generale della Asl 5 di Oristano, Angelo Maria Serusi, introducendo i lavori dell’incontro di formazione riservato al personale sanitario dell’azienda sanitaria oristanese in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza del Paziente nella sala convegni dell’ospedale San Martino di Oristano.

La Asl 5 ha aderito per la prima volta a questa Giornata Mondiale proprio grazie all’organizzazione della nuova struttura del Risk Management, diretta dal dottor Gian Franco Puggioni. “La sicurezza e la qualità sono essenziali per il miglioramento del sistema sanitario”, ha affermato Puggioni, “tematiche, che oggi devono essere affrontate con uno spirito nuovo e con una metodologia nuova, con un approccio più globale a tutta l’azienda e all’ospedale nel suo complesso. Il fine è sempre quello di andare incontro al paziente, che deve rimanere al centro della nostra attenzione, il centro dei processi assistenziali, rendendo i percorsi dei pazienti più sicuri, con una qualità dei servizi maggiore anche per i familiari”.

Il tavolo dei relatori

Temi trattati anche dalla professoressa Fidelia Cascini, medico legale dell’Università Sacro Cuore del Policlinico Gemelli di Roma, ma anche delegata per l’Italia a Bruxelles per la sanità digitale, con una grande esperienza nella materia del rischio clinico. “La sicurezza delle cure è una parte fondamentale della qualità delle cure”, ha detto la professoressa Cascini, “una parte di assistenza sanitaria non solo doverosa e dovuta, ma anche per minimizzare i costi che derivano da difetti di organizzazione, sprechi e da conseguenze negative, dannose per i pazienti. Abbiamo ancora livelli troppo elevati di incidenti sanitari, che potrebbero essere evitati. Su questo bisogna intervenire presto e bene”.

Maria Grazia Fichicelli coordinatrice territoriale per la provincia di Oristano di “Cittadinanza Attiva”, ha aggiunto: “Il paziente deve essere parte attiva nelle cure, un coattore con i professionisti e le istituzioni. E’ importante il ruolo di tramite fra istituzione e cittadino, ruolo che può essere svolto dal paziente, da un familiare o da un’associazione per mettere a fuoco alcune regole spesso dimenticate, come l’igiene delle mani, la sanificazione delle strutture e una corretta organizzazione attorno allo stesso percorso di cure”.

Il primo impegno ufficiale della nuova struttura del Risk Management è stato descritto come un traguardo importante per la Asl 5 anche dal direttore sanitario e da quello amministrativo,Antonio Maria Pinna e Rosalba Muscas. La formazione delpersonale e la qualità dei servizi sono le linee guida della nuova

Struttura Semplice Dipartimentale su Qualità e Formazione Permanente. Il
direttore generale ha aggiunto: “Non si deve nascondere la polvere sotto
il tappeto. Anche in caso di incidenti occorre essere trasparenti e
fornire un’adeguata comunicazione. Così come tutta la comunicazione
della nostra azienda sanitaria deve essere improntata alla chiarezza e
alla trasparenza, anche per essere più vicini ai cittadini”.


Il territorio della Asl 5 di Oristano è formato da 88 comuni, una popolazione di 152 mila abitanti e diverse zone interne
periferiche. Per l’azienda sanitaria oristanese è importante scommettere
sulla sanità digitale e la telemedicina. Lo ha ricordato la professoressa Cascini: “La telemedicina è importante per l’assistenza di pazienti con cronicità, che possono essere gestite anche a casa dello
stesso paziente. La telemedicina è proprio una forma di erogazione di
prestazioni sanitarie di prossimità, cercando di accorciare le distanze
fra professionista e paziente. Non è sostitutiva del rapporto personale
fra medico e paziente, perché deve sempre seguire una valutazione clinica e un piano assistenziale individuale, ma può far sentire i pazienti più seguiti attraverso sistemi di monitoraggio e valutazione
dei parametri vitali, che possono consentire di riconoscere in tempo la
riacutizzazione di una patologia”.
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