BikeOr. Ordinanza di sfratto per il noleggio bici di Sa Rodia. Petizione per salvarla

10 giorni di tempo per andar via. Il 18 Febbraio, il Comune di Oristano ha inviato l’avviso di sfratto all’imprenditore Roberto Pigato: entro il 28 dello stesso mese, la sua attività, noleggio bici nel quartiere di Sa Rodia, deve spostarsi o sarà demolita. Tutto in nome della circonvallazione ovest, i cui lavori stanno andando avanti e, come da da progetto, interessano anche l’area dove sorge BikeOr. Rischia così di naufragare un progetto nato esattamente 10 anni fa, grazie al bando “Fai un’impresa a Oristano”, con la concessione di un’area di 50 metri quadri in Viale Repubblica, adiacente il vecchio palazzetto dello sport. L’attività ogni anno migliora, fino al 12 aprile 2021, quando improvvisamente, senza essere preventivamente avvisata dall’Amministrazione, si trova coinvolta nel mezzo delle opere di costruzione della nuova circonvallazione. La struttura viene in pochi mesi circondata dal cantiere, che da allora gli procura gravissimi danni nello svolgimento dell’attività.

“Il Comune si è limitato, nel capitolato d’appalto dell’opera in costruzione, a stanziare una cifra ridicola. Precisamente sono stati previsti 1.000 euro, finalizzati al trasferimento della struttura” – dichiara il titolare Roberto Pigato. La proposta del Settore “Sviluppo del Territorio” del Comune è stata quella di abbandonare l’area in tempi brevissimi, “in cambio” di un nuovo basamento, in un’area individuata dal Comune e di un rinnovo della concessione per altri nove anni. “Peccato che il Comune abbia astutamente omesso di considerare che tutte le spese per la ricostruzione del fabbricato, gli allacci e oneri vari, ricadrebbero interamente sulla Bike Or” – fa sapere il giovane imprenditore oristanese, che rilancia: “Si chiede che l’attività possa essere salvata e ripristinata in un’area adiacente a quella originale, in prossimità dell’area ciclabile già esistente, consentendo quindi di non perdere la strategicità della posizione, e che naturalmente il Comune si prenda carico degli oneri per la ricostruzione di un nuovo prefabbricato, o che si assuma la responsabilità per eventuali danni derivanti dallo spostamento di quello già esistente”. L’ultimo tentativo per cercare di salvare l’attività è quello della petizione, lanciata sulla nota piattaforma change.org al link https://www.change.org/salviamobikeor

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