Cabras, affitti turistici nel mirino della Finanza. 112 casi di tassa di soggiorno non versata

Mancato o tardivo versamento dell’imposta di soggiorno, violazioni fiscali e irregolarità nella gestione delle locazioni estive. È il bilancio dell’ampia operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Oristano nel territorio comunale di Cabras. I controlli hanno fatto emergere 112 casi di omesso o ritardato pagamento della tassa di soggiorno, oltre a numerose violazioni in materia di dichiarazione dei redditi e rispetto delle normative di settore.

L’attività ispettiva, che ha riguardato le annualità 2022 e 2023, si inserisce nel solco del protocollo d’intesa siglato nel 2024 tra il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Oristano e il Comune di Cabras, finalizzato a rafforzare i presidi di legalità economico-finanziaria, in particolare sul fronte della riscossione dell’imposta di soggiorno. Determinante, in questo senso, la collaborazione degli uffici comunali, che hanno fornito i dati necessari allo svolgimento delle verifiche.

I controlli hanno interessato decine di immobili destinati agli affitti turistici stagionali, molti dei quali pubblicizzati tramite piattaforme online o gestiti privatamente. Oltre alle irregolarità legate alla tassa di soggiorno, le Fiamme Gialle hanno riscontrato omesse comunicazioni degli alloggiati alle autorità di pubblica sicurezza, inosservanze delle normative regionali sulle strutture ricettive e la mancata esposizione del codice identificativo degli immobili.

Nel corso dell’operazione sei locatori sono stati sanzionati per violazioni amministrative, principalmente per la gestione non conforme delle locazioni e l’assenza delle autorizzazioni previste. Di questi, quattro sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per condotte penalmente rilevanti, avendo omesso di comunicare entro 24 ore le generalità di 120 persone alloggiate, come previsto dalla normativa vigente.

La Guardia di Finanza ha sottolineato come l’intervento rientri in una più ampia strategia di controllo del territorio, mirata a contrastare l’evasione fiscale e la concorrenza sleale, tutelando al contempo gli operatori regolari del settore turistico.

Soddisfazione è stata espressa anche dal Comune di Cabras, che ha accolto positivamente i risultati dell’operazione, ribadendo come l’aumento della domanda turistica estiva renda sempre più necessario vigilare sul rispetto delle regole, a garanzia sia dei visitatori sia degli operatori che operano nella legalità.

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