Cabras. Caos fuori dai negozi. Colpa delle misure e della relativa comunicazione?
A un certo punto, arrivò il panico. Da stamattina a Cabras si registrano lunghe file fuori dai supermercati e, soprattutto, molta, troppa gente in giro. Il primo caso di contagio da COVID-19, in paese, ha certamente contribuito ad incrementare l’ansia. Ma anche le misure prese improvvisamente dal Sindaco Andrea Abis, visto quello che sta succedendo, non hanno migliorato la situazione dal punto di vista degli assembramenti. Uno dei provvedimenti più discussi è quello che permette di fare la spesa due volte alla settimana e per due membri di ciascuna famiglia. Non tutti hanno capito, complice una comunicazione fatta solo attraverso diretta Facebook alle 21 di Sabato 21 Marzo. Moltissimi, oltretutto, sono coloro che non hanno le mascherine.
“Alcune scelte (di dubbia utilità) non fanno altro che comprimere ed esasperare una già dura presa di coscienza dei cittadini posti in quarantena – scrivono i 5 consiglieri della minoranza – Riteniamo più utile ed opportuno rassicurare i cittadini, facendo accettare in modo più sereno la triste realtà che viviamo”.
Farraginoso anche il severo meccanismo di controllo: avviene attraverso la “cartella della spesa”, che ogni cittadino deve compilare per attestare quante volte si è recato al supermercato. La compilazione di tutti i dati, secondo quanto riportato da alcuni cabraresi, avviene dal negoziante, che poi ha il compito di recapitare la cartella in Comune.
“Decisioni prese in autonomia dal Sindaco -fanno sapere i consiglieri della minoranza – Crediamo che non dovrebbe sentirsi autoritariamente organo monocratico, ma dovrebbe coinvolgere il Consiglio Comunale, liberamente eletto, che a tal fine può essere propositivo mediante idee e collaborazione. Se non si ascoltano gli altri, è impossibile fare il meglio per la cittadinanza”.