Canone antenne. Grave perdita economica per il Comune di Santu Lussurgiu

“Una grave perdita di gettito per i Comuni, che ogni giorno devono fare i conti con risorse sempre più limitate per garantire i servizi ai propri cittadini”. Così il consigliere regionale dei Progressisti, Diego Loi, vicepresidente della I Commissione, commenta l’istituzione di un canone unico, operata dal Governo, sugli impianti degli operatori che forniscono servizi di pubblica utilità di reti ed
infrastrutture di comunicazione elettronica.
Proprio su questo tema Loi ha scritto una lettera ai presidenti regionali di Anci e Uncem.
“Sino allo scorso anno – spiega Loi,– i Comuni potevano contare su un canone di locazione dovuto in base all’occupazione di porzioni di terreno comunale di questi impianti. Si tratta per lo più di antenne di telefonia mobile e radiotelevisive e delle strutture di supporto. Per i Comuni che ospitano gli impianti significava avere a disposizione somme importanti, in alcuni casi decine di migliaia di euro all’anno da poter riutilizzare per garantire servizi, a fronte di impianti spesso molto impattanti
sul proprio territorio”.


Con l’articolo 40 del Decreto Legge numero 77 del 2021 però il Governo ha stabilito che alle compagnie titolari di questi impianti che si trovano sul patrimonio degli enti, andasse applicata
unicamente un canone pari a 800 euro, con la motivazione che si tratta di servizi di pubblica utilità.
Un canone non modificabile dall’Ente e che prescinde dalla superficie occupata dall’impianto.
“Per i bilanci di molti piccoli enti – spiega ancora il vice presidente della I Commissione – passare da diverse decine di migliaia di euro a soli 800, rappresenta una grave perdita economica decisa con
un mero colpo di penna. Una scelta ingiustificata e discriminatoria soprattutto per i piccoli Comuni.
Crediamo sarebbe opportuna l’istituzione di un indennizzo a favore dei Comuni che contavano su quelle somme nei propri bilanci”.


“In questo modo – aggiunge il consigliere regionale dei Progressisti – si crea una disparità di trattamento tra impianti che si trovano su aree pubbliche e quelli che si trovano in aree private, in cui può essere contrattato qualsiasi canone”.
Per Diego Loi il tema deve essere immediatamente portato all’attenzione del Consiglio regionale e del Parlamento: “E’ chiaro che la norma necessita di correttivi – afferma – stiamo valutando di coinvolgere i parlamentari sardi e di presentare una mozione in Consiglio regionale”.

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