Comune di Oristano. “Promuoviamo un tavolo di sviluppo pubblico-privato”

Una mozione che impegna la giunta comunale a “promuovere l’istituzione, nelle forme più consone e consentite, del tavolo permanente di confronto e partenariato pubblico-privato di Oristano, composto da rappresentanti delle forze sociali, del Comune, degli organismi associativi, delle categorie produttive e sociali, del sistema dell’università e della società civile”.

A presentarla è stata la minoranza in consiglio, primo firmatario Efisio Sanna (Oristano Più): “Attribuiamo alla mozione una notevole importanza e teniamo molto alla sua approvazione da parte dei colleghi consiglieri, perché la costituzione del tavolo è un elemento indispensabile per il futuro della città. L’idea nasce dalla convinzione che nessuno può farcela da solo, neppure il comune di Oristano”.

Il coinvolgimento degli attori locali nei processi di sviluppo e cooperazione oggi diventa una necessità e al Comune di Oristano, secondo l’opposizione, spetta il compito di mediare questa diversità, per raggiungere obiettivi condivisi di sviluppo e crescita. “Solamente con questo duro lavoro Oristano potrà assumere il ruolo di città guida nel territorio. Lo sviluppo è per tutti un fenomeno complesso, ecco perchè occorre uscire dalla superficialità  e smetterla con la fasulla condivisione” – dichiara Efisio Sanna.

Efisio Sanna

Con la mozione, si chiede di “dotare il tavolo di organizzazione e missione, finalizzati a promuovere la crescita e lo sviluppo sostenibile della città di Oristano e del territorio, nel quadro della programmazione comunitaria, nazionale e regionale e facilitare il dialogo e la conoscenza tra gli enti e i soggetti interessati, al fine di concretizzare sinergie e sviluppare una rete di rapporti, analisi, proposte e soluzioni”.

“La rete di relazioni pubblico-privato può essere la chiave giusta, perché rappresenta il vero valore aggiunto, oltre che un importante elemento di coesione sociale, che può solo agevolare processi virtuosi. Non dobbiamo più perderci in chiacchiere e lavorare da subito alla costituzione del tavolo, perché  gli strumenti di programmazione europea, nazionale e regionale non aspettano i nostri comodi e non ammettono idee di sviluppo locale prive di partecipazione” – conclude il capogruppo di Oristano Più

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