
Consulta Giovani Sardegna. Ecco le prime Consulte Provinciali a Oristano e Ogliastra. Ma serve Riforma delle Politiche Giovanili
Un passo storico per il protagonismo giovanile in Sardegna. La Consulta Giovani Regionale (CGR) annuncia con entusiasmo l’avvio della costituzione delle prime Consulte Provinciali nei territori dell’Oristanese e dell’Ogliastra, frutto di un lavoro congiunto con i Commissari Provinciali e le Consulte comunali già attive.
“Un nuovo capitolo per il protagonismo giovanile nell’isola” lo definisce Marzia Mameli, Commissaria dell’Ogliastra, che sottolinea: “Finalmente diamo una voce autorevole e istituzionale ai giovani affinché possano sperimentare, attraverso la consulta, il ruolo di cittadinanza attiva”. Sulla stessa linea Battista Ghisu, Commissario per la Provincia di Oristano: “È un passo fondamentale per responsabilizzare i giovani, offrire loro autonomia nella gestione di spazi e risorse e costruire reti territoriali in grado di affrontare sfide comuni, dalle aree interne allo spopolamento”.
Le nuove Consulte Provinciali non solo rafforzeranno il coordinamento giovanile laddove le Consulte comunali sono già attive, ma costituiranno anche un’opportunità concreta per includere i giovani dei territori sprovvisti di strumenti partecipativi, riducendo così il divario generazionale e territoriale che ancora segna profondamente la Sardegna.
Un’iniziativa che nasce da un contesto paradossale, come denunciano i coordinatori della rete giovanile Gian Luca Atzori, Umberto Guiso, Rebecca Pisanu, Emanuele Orrù e Alessio Auriemma: “Attualmente sono solo due le Regioni italiane senza un testo aggiornato sulle Politiche Giovanili, e la Sardegna è tra queste. È assurdo, considerando che abbiamo uno dei movimenti giovanili più attivi d’Italia. Siamo alla guida della rete nazionale delle Consulte, abbiamo costruito un modello partecipativo raro e un movimento capillare: cosa stiamo aspettando per approvare finalmente una vera Riforma delle Politiche Giovanili?”

La Rete delle Consulte, attiva dal 2012 sotto il nome di Tessiu, ha già messo a disposizione delle istituzioni una solida base: una Carta delle Consulte, uno Statuto e un Documento Programmatico. Il lavoro con il Consiglio Regionale ha portato anche alla stesura di una proposta di legge per istituire un sistema organico, rappresentativo e stabile per le politiche giovanili isolane.
Ma, come denunciano i giovani coordinatori, “questa riforma non può più attendere. Servono strutture giuridiche e strumenti concreti per investire bene le risorse, attuare il PNRR e garantire ai giovani un ruolo reale nel presente. Un esempio? Se non esiste un criterio per definire cosa sia un’associazione giovanile, come si fa a supportarla davvero?”
In un momento segnato da emigrazione giovanile, marginalizzazione delle nuove generazioni e sfiducia verso le istituzioni, le Consulte Provinciali diventano uno strumento concreto per ricostruire dal basso una Sardegna più giusta, partecipata e inclusiva.
La CGR lancia un appello forte e chiaro: invita le istituzioni regionali e locali a sostenere il percorso avviato, apre agli altri commissari per estendere la rete provinciale in tutta l’isola e chiede ai consiglieri regionali di rendere prioritaria, e bipartisan, l’approvazione della Riforma delle Politiche Giovanili.