Crisi della sanità sarda. Convegno dell’associazione culturale “Lucio Abis”

Si accentua di giorno in giorno la crisi della sanità sarda, per la carenza del personale medico e sanitario, necessario per il mantenimento degli standard di base del servizio sanitario, ma anche per la necessità di una revisione complessiva del modello organizzativo, che registra il segno dei tempi e ha perciò necessità di un adeguamento ai nuovi parametri di una sanità pubblica non più in condizioni di assicurare l’universalità del servizio sanitario nazionale.

L’associazione culturale “senatore Lucio Abis” ha organizzato per il 23 novembre, nella sede di Confcommercio, il convegno dibattito: “La crisi della Sanità in Sardegna: la necessità di un atto di autonomia”.

“In questa ottica riteniamo necessario superare la condizione di denuncia dello stato critico della sanità in Sardegna e affrontare, con il sostegno di persone più esperte e più lungimiranti, la riflessione su proposte e soluzioni innovative, comunque necessarie per fronteggiare il crescente bisogno di risposte di salute da parte dei cittadini” – dichiara il presidente Pietro Arca.

Il contesto regionale sardo offre alcuni spunti interessanti e meritevoli di essere analizzati. La Sardegna ha scelto di sostenere la spesa sanitaria devolvendo interamente il gettito dei 9/10 dell’Irpef riscossa nella Regione a copertura della spesa sanitaria regionale. Recentemente si è potuto verificare come la capacità di spesa di questi proventi non sempre arriva al 50% a causa, certamente, di un modello organizzativo da ripensare e modernizzare. Se da un lato è necessario rivendicare un equilibrio vero fra sanità privata e sanità pubblica, così come fra sanità territoriale e quella ospedaliera, è comunque innegabile che per aumentare la efficienza del sistema, bisogna poter investire meglio sulle risorse umane, sanitarie e strumentali.

“Vogliamo approfondire il tema di come il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione, può rappresentare per la Sardegna una via per il riconoscimento di strumenti dell’Autonomia più incisivi e in grado di ricostruire un’idea di nuovo servizio sanitario per la Sardegna, fondato sulla competitività, ma soprattutto imperniato su un lavoro strutturale per la prevenzione quotidiana, nei confronti della popolazione anziana, sempre in crescita, e in generale delle persone con fragilità, ma anche caratterizzata da una visione analitica dei fenomeni sanitari, studiandoli e monitorandoli maggiormente per prevenire la formazione delle liste d’attesa piuttosto che inseguire una loro riduzione”.

Programma:

-Introduzione Pietro Arca (Presidente Ass. culturale sen. Lucio Abis);

-Relatori:

Franco Meloni (ex Direttore generale ospedale Brotzu)

Ugo Cappellacci (Presidente XII Commissione Sanità Camera dei deputati)

Francesco Agus (Consigliere regionale componente commissione Sanità)

Pier Luigi Ledda (Segretario generale Cisl Sardegna) Franca Mugittu (Portavoce Comitato per il diritto alla salute provincia di Oristano)

Andrea Montis (Direttore struttura Neuroriabilitazione ospedale San Martino).

-Interventi ospiti.

-Conclusioni Gianvalerio Sanna (Presidente Consorzio Uno – Università).

Modera il dibattito la giornalista Simona Scioni.

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