Da Azione Giovani alla Camera dei Deputati. L’incredibile ascesa politica di Francesco Mura
“Scalata” non è un termine che gli piace. L’angolo nascosto di matrice democristiana che deve avere (secondo noi), suggerisce a Francesco Mura di definirla “crescita costante”. Fatto sta che in soli nove anni è passato dalla conquista di un paese di 466 abitanti, nel ruolo di Sindaco, a prendersi un seggio alla Camera dei Deputati. E l’incredibile ascesa ha fatto segnare una tappa intermedia non esattamente banale: eletto in consiglio regionale, dove a tutt’oggi ha il ruolo di capogruppo di Fratelli d’Italia. I gradini di tutti i livelli istituzionali li ha percorsi tutti, insomma, con un record fatto registrare proprio nell’ultima tornata elettorale: a Nughedu Santa Vittoria, dove amministra da primo cittadino, il partito di Giorgia Meloni ha preso il 57,76% delle preferenze. È il primato italiano.
Francesco Mura, 39 anni appena compiuti, eppure non è un precoce della politica. Si avvicina agli ambienti della destra giovanile quando finisce gli studi della scuola superiore. Ad Oristano, Azione Giovani ha un bel fermento. Siamo ai primissimi degli anni 2000 e Mura, ventenne di belle speranze, si tessera nel movimento giovanile di Alleanza Nazionale. Insieme a lui ci sono Alberto Cauli, Antonio Iatalese, Paolo Pireddu per citare alcuni esponenti che poi avrebbero avuto, e che hanno attualmente, ruoli politici istituzionali nell’oristanese. Ma il buon Francesco si dedica al lavoro di geometra e non sembra dover spiccare il volo. Fino al 2013. La mamma è di Nughedu Santa Vittoria e il paese del Barigadu ha bisogno di rinnovamento politico. Qui arriva l’intuizione che fa segnare la svolta di una brillante carriera politica: Mura si candida a guidare il borgo del Barigadu e la sua lista “Nughedu Futura” batte quella avversaria con 223 preferenze su 363.

Foto da LaStampa.it
Farsi notare da Sindaco di un piccolo paese non è mai facile e allora Francesco Mura usa i segnali di fumo. Lo fa davvero, durante una manifestazione simbolica che mediaticamente diventa un successo. A Nughedu non c’è il segnale internet e i cellulari non funzionano, perché non c’è campo. Per segnalare il disagio, Mura accende un falò in piazza e usa i segnali di fumo. Ne parla la stampa nazionale e si capisce che il giovane, allora trentenne, ha stoffa. Nel 2018 viene confermato da Sindaco, un anno dopo aver fatto la tessera in Fratelli d’Italia. Anche stavolta il fiuto non lo tradisce. Il partito di Meloni viaggia alla velocità del 2% e in pochi ci scommetterebbero. Lui si. Si rimbocca le maniche e pian piano, nel ruolo di segretario provinciale, costruisce la struttura del partito. Il primo passaggio è quello di fare la lista per le elezioni regionali del 2019. Ci vuole anche fortuna e Francesco Mura viene eletto grazie al complesso meccanismo dei resti, prevalendo di un nulla sulle liste di altre province sarde. Complice la candidatura di Paolo Truzzu a Sindaco di Cagliari, diventa perfino capogruppo del partito nell’aula di Via Roma.

Il resto è storia recente, con un’altra perla: alle comunali di Oristano del 2017, Fratelli d’Italia non aveva eletto neanche un consigliere. Grazie ad un’abile azione mediatoria, Mura riesce a portarsi dentro il Sindaco e alcuni consiglieri, ex Forza Italia, costituendo il gruppo di maggioranza relativa. Risultato finale: alle recenti amministrative, giugno 2022, Fdi è il primo partito in città.
Con questo curriculum, impossibile che il partito di Giorgia Meloni non gli riconosca un posto al sole nelle candidature alla Camera. E infatti Fratelli d’Italia lo blinda nel proporzionale. Fine della storia? Chissà. Fdi pare consegni nelle mani di un sardo un posto di primo piano nel Governo Meloni. Che tocchi proprio a lui?