Dubbi sulla gestione del campo Tharros. “Aprire anche ad altre società”

La gestione del campo sportivo comunale Tharros finisce al centro di un’interrogazione presentata dai gruppi consiliari di opposizione ad Oristano. A sollevare i dubbi è il consigliere Umberto Marcoli, primo firmatario dell’atto sottoscritto anche da Giuseppe Obinu, Maria Obinu (Alternativa Sarda e Democratica), Carla della Volpe, Maria Speranza Perra, Massimiliano Daga (Partito Democratico), Francesca Marchi (Sinistra Futura) e Francesco Federico (Oristano Democratica e Possibile).

Al centro delle richieste avanzate all’amministrazione comunale, e in particolare al Sindaco e all’assessore allo Sport, ci sono le modalità con cui è stato affidato in convenzione l’impianto alla S.P.D. Tharros, a seguito del bando pubblico approvato il 22 giugno 2023.

Nel documento, i consiglieri chiedono conto del rispetto di tutte le condizioni previste dall’iter amministrativo, tra cui la voltura delle utenze, l’eventuale restituzione dell’anticipazione fatta dall’amministrazione e la presentazione dei progetti di miglioramento dell’impianto. Dubbi anche sull’effettiva capacità di gestione alla luce del forte fabbisogno cittadino di strutture sportive, aggravato dalla penuria di campi da gioco disponibili.

“L’amministrazione – afferma Marcoli – dovrebbe farsi carico di un problema ormai cronico: in città ci sono società sportive che non hanno un campo dove far allenare e giocare i propri atleti. È inammissibile che, con un progetto di miglioramento in corso grazie ai fondi del PNRR, non si sia ancora garantita una reale apertura dell’impianto anche ad altre realtà sportive oristanesi”.

Nell’interrogazione si fa riferimento alla necessità di stipulare contratti o convenzioni con altre società sportive locali, affinché anche queste possano usufruire del rinnovato campo Tharros. Un passaggio ritenuto essenziale in una fase in cui altri impianti, come il campo San Nicola o quelli della FIGC a Sa Rodia, non riescono più a rispondere alla crescente domanda.

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