“Eleonora in sarda rima”. Ecco i vincitori del concorso bandito dall’Istar

L’Istar ha divulgato i nomi dei vincitori del concorso “Eleonora in sarda rima”, per poesie in lingua sarda (in qualsiasi sua variante) e nelle altre lingue in uso in Sardegna (gallurese e sassarese; tabarchino; algherese).

– Sezione A: Antonio Ignazio Garau

«Nara, Lionora, it’iast a pensai?»

forma A2: cantzoni a curba

lingua: campidanese

– Sezione B: Antonio Giuseppe Tirotto

«Attesa in Casteddugenovesu»

forma B2: sesta lira serrada

lingua: castellanese

– Sezione C: Tonino Manca

«Torradiche un’iscuta»

forma C3: dòighi travadu

lingua: logudorese

– Primo premio assoluto: Federica Murgia

«In ammentu de Lionora»

forma C2: muttu con torrada minore

lingua: campidanese

I vincitori saranno premiati domenica 28 aprile, alle 18, al Teatro Garau, in occasione de Sa Die de sa Sardigna. Il concorso, promosso dall’Istituto storico arborense con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e dell’Assessorato alla Pubblica istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione autonoma della Sardegna, aveva il duplice scopo di far conoscere Eleonora attraverso la poesia sarda e divulgare la poesia e i metri sardi grazie alla figura della giudicessa arborense. In palio un montepremi di 4 mila euro: al primo classificato, per la poesia selezionata a prescindere dalla sezione di partecipazione, 1300 euro; al primo classificato di ogni sezione 900 euro. Le poesie vincitrici saranno pubblicate nell’Antologia del Premio delle poesie vincitrici.La scelta dei vincitori compete alla giuria tecnica presieduta da Giancarlo Porcu (specialista di metrica e filologia sarda) e composta da Sebastiano Pilosu (etnomusicologo) e Roberto Caria (docente presso la Facoltà Teologica della Sardegna, cultore di poesia sarda).

“La partecipazione di ben 45 poeti suggella un lusinghiero successo per la I’edizione del concorso, con solenne premiazione in Sa Die de sa Sardigna, sempre con la mente rivolta, ogni giorno, «assu bonu operari dessa republicha sardischa», come scrive nel Prologo della Carta de Logu sa juighissa Elionora – osserva il Direttore scientifico dell’Istar Giampaolo Mele -. La figura storica della juighissa svetta nell’immaginario collettivo dei Sardi sia per l’aggiornamento e la nuova promulgazione della Carta de Logu, già emanata da suo padre Mariano IV, sia per la epocale guerra contro la confederazione dei regni della Corona d’Aragona. L’ISTAR prosegue indefessamente la sua missione scientifica per l’edizione critica delle fonti, come i Procesos contra los Arborea, conservati presso l’Archivio della Corona di Barcellona, e al contempo per una capillare divulgazione della storia giudicale, ricorrendo anche a momenti originali e suggestivi come questo concorso tematico di poesia sarda”.

“Il premio Eleonora in sarda rima promuove una piena riconciliazione fra elaborazione poetico-letteraria di qualità e l’uso di forme scelte fra le più rappresentative della «civiltà metrica sarda» – osserva il Presidente Giuria Giancarlo Porcu -. L’intenzione del Premio è perciò tutt’altro che retriva né si oppone per principio alla pratica del “verso libero”.

Mira piuttosto, oltreché a incoraggiare l’uso delle lingue di Sardegna, a rifunzionalizzare storiche strutture formali, promuovendo «geometrie di libertà». In una prospettiva anche di pedagogia letteraria, il pensiero del Premio vede nella rima e nel suo regolarsi in organismi complessi (come la deghina glossa, il muttu, le retrogas…), adoperati con sensibilità moderna, importanti stimoli di creazione artistica. Fuori da formalismi sterili e superati, Eleonora in sarda rima vuole favorire il collaudo delle lingue e dei moderni ingegni poetici di Sardegna al banco di prova di rime e ritmi di plurisecolare memoria, nel rispetto di una poesia che mai del tutto ha smesso di farsi canto”.

Condividi questa notizia: