
Forza Italia, terremoto politico a Oristano. Espulsi quattro consiglieri e l’ex commissario Mureddu
È una decisione che scuote il panorama politico oristanese quella presa dal segretario provinciale di Forza Italia, Giovanni Mascia: i consiglieri Gianfranco Licheri, Davide Tatti, Paolo Angioi e Valeria Carta, insieme all’ex commissario provinciale Gigi Mureddu, sono stati ufficialmente espulsi dal partito. Un epilogo inevitabile, secondo Mascia, dopo le tensioni degli ultimi giorni. L’ammonizione ricevuta non è bastata a fermare il dissenso: la nota stampa con cui i cinque hanno attaccato frontalmente il neo segretario ha rappresentato il punto di rottura definitivo.
Mascia, con pacatezza e fermezza, mette in chiaro le ragioni della decisione: “Sono stati espulsi per ciò che hanno scritto, per il loro attacco frontale al partito e ai suoi equilibri.” Nel tracciare il profilo politico dei consiglieri coinvolti, il segretario provinciale non si lascia trascinare nelle polemiche personali, ma evidenzia il percorso tortuoso di chi oggi si erge a paladino della coerenza. “Angioi – spiega Mascia -, ha attraversato cinque partiti in tre anni, sempre in cerca di un ruolo. Lo avevano già fatto ai tempi del Psd’az, durante l’amministrazione Lutzu, chiedendo un assessorato per sé stesso. Durante le trattative per le elzioni comunali del 2022, lui stesso ha chiesto al tavolo della coalizione di essere candidato a Sindaco. Avendo ricevuto un secco no da tutti, ha deciso di candidarsi nell’Udc. In quel partito, ha chiesto un assessore a lui gradito ed è andato via sbattendo la porta, non avendolo ottenuto. Poi in rapida successione è passato in Prospettiva Aristanis, Sardegna 20Venti e Forza Italia”.

Per quanto riguarda gli altri firmatari del comunicato stampa contro di lui, “Licheri e Tatti, eletti con i Riformatori, hanno lasciato il partito del Sindaco, lasciandolo solo, per mancanza di spazi in giunta. L’ex capogruppo e commissario (il riferimento è a Gigi Mureddu, che lui non chiama mai per nome), invoca il rispetto delle regole, ma dimentica che nel 2023 proprio sotto la sua gestione non fu celebrato il congresso provinciale, unico caso in Sardegna., perché voleva conservare la comoda poltrona da commissario”.
“Questo è esattamente lo spessore politico delle persone che invocano valori e appartenenza. Questi consiglieri non sono stati eletti in Forza Italia, non hanno nulla dei valori di appartenenza al partito di cui parlano – sottolinea Mascia, rivelando un dettaglio cruciale -. Hanno chiesto esplicitamente un assessorato nell’ultimo incontro. E se non fosse stato Mureddu, avevano già pronto un altro nome. Lo avevano già sacrificato.”
Nel frattempo, il terremoto politico continua a produrre scosse: il Sindaco Massimiliano Sanna ha revocato la delega all’assessore Luca Faedda. Ma su un punto Mascia è categorico: “Forza Italia ha contribuito alla vittoria e ha diritto a mantenere un assessorato”.
Dietro le parole misurate di Mascia si percepisce amarezza, ma anche determinazione. Nessun attacco personale, solo politica. “La porta del partito si chiude su chi ha tradito il senso di appartenenza, mentre Forza Italia guarda avanti, con la consapevolezza che il valore della lealtà non può essere barattato con ambizioni personali”.