Furti di pesce e 360mila euro in contanti: maxi operazione della Polizia a Oristano

La Polizia di Oristano, su coordinamento della Procura della Repubblica, ha eseguito quattro decreti di perquisizione e sequestro nei confronti di altrettanti soggetti indagati nell’ambito di un’articolata indagine su una serie di furti ai danni di una nota società del comparto ittico locale.

Le indagini sono partite a seguito della denuncia presentata dal titolare dell’azienda e, grazie all’impiego di strumenti tecnologici e prolungati servizi di osservazione, hanno portato alla luce gravi anomalie nella gestione delle partite di pesce in uscita dallo stabilimento. Le condotte sospette, ripetute nel tempo e messe in atto con modalità sistematiche, hanno fatto emergere l’ipotesi dell’esistenza di un canale parallelo di distribuzione del pescato.

Durante le perquisizioni, effettuate presso abitazioni, depositi e veicoli riconducibili agli indagati, gli agenti hanno rinvenuto 40 casse di pesce prive di etichettatura, compatibili per tipo e confezionamento con quelle normalmente utilizzate dalla società vittima dei furti. Il prodotto è stato immediatamente riconsegnato in custodia all’azienda, mentre un’ulteriore quantità di pescato, trovata in condizioni igienico-sanitarie non idonee, è stata sottoposta a sequestro amministrativo da parte dei veterinari dell’ASL.

Clamoroso anche il ritrovamento di 360.000 euro in contanti, nascosti sotto un lavello all’interno dell’abitazione di uno degli indagati. Secondo gli inquirenti, si tratta del provento della vendita non tracciata del pesce sottratto all’azienda.

La cassetta trovata nel lavello

Le indagini sono ancora in corso e puntano ora a ricostruire nel dettaglio i ruoli di ciascun indagato e ad accertare l’eventuale coinvolgimento di ulteriori soggetti o la presenza di altre reti di distribuzione illecite.

La Polizia di Stato, in sinergia con la Prefettura di Oristano e l’Autorità Giudiziaria, conferma il massimo impegno nel contrasto a un fenomeno criminale in preoccupante espansione, che danneggia duramente l’economia locale e la concorrenza leale.

N.b. foto di copertina meramente illustrativa

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