Il Festival della Scienza fa tappa ad Oristano
La nona edizione del FestivalScienza Oristano fa tappa anche nella sede di UNO – l’Università a Oristano, partner e organizzatore di parte del calendario dell’edizione oristanese. Appuntamento il 13 e 14 novembre nell’aula magna nell’ex monastero del Carmine per con la manifestazione organizzata dall’Associazione ScienzaSocietàScienza nell’ambito del FestivalScienza di Cagliari giunto, quest’anno, a sua volta al diciassettesimo appuntamento.
L’edizione 2024, intitolata Contaminando, coinvolge in città quattro istituiti secondari superiori, l’Istituto di Istruzione Superiore Mariano IV, l’Istituto di Istruzione Superiore S. A. De Castro, l’Istituto di Istruzione Superiore Benedetto Croce, l’Istituto Tecnico Industriale Statale Othoca, nelle loro sedi cittadine e in quelle di Terralba e Ghilarza. Partecipano inoltre l‘IMC – Centro Marino Internazionale ONLUS di Torregrande e l’Area Marina Protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre, con il patrocinio del Comune di Oristano. Il Festival dopo gli appuntamenti di Cagliari, Nuoro e Oristano proseguirà poi la sua diffusione nel territorio sardo con altre edizioni locali, come già avvenuto negli anni passati, a Isili e Senorbì e a Iglesias.
All’interno dell’interessante e ricco programma di conferenze, seminari, presentazioni di libri, tavole rotonde, laboratori didattici, domani mercoledì 13 novembre alle 16,30 l’inaugurazione del FestivalScienza Oristano con i saluti istituzionali di rito, seguita alle 17 dalla conferenza a cura del presidente dell’Associazione ScienzaSocietàScienza nonché docente di Chimica Fisica dell’Università di Genova, Davide Peddis, dal titolo “Divulgare la scienza. Per un nuovo umanesimo scientifico”.
“Il vertiginoso sviluppo tecnologico che ha caratterizzato la nostra società nell’ultimo secolo è frutto dell’intenso impegno di tutti coloro che dedicano la vita alla ricerca nel campo delle cosiddette scienze esatte. Affinché questo progresso diventi culturalmente sostenibile, è fondamentale superare il concetto delle “due culture”, ovvero l’opposizione tra discipline umanistiche e scienze esatte, che troppo spesso ostacola l’evoluzione delle idee nella nostra società. In questo contesto ci proponiamo un obiettivo ambizioso: provare a ricomporre le due culture contaminando appunto discipline tradizionalmente separate, alimentando un contagio positivo della conoscenza” – afferma Davide Peddis.
All’intervento farà seguito alle 18 la conferenza organizzata da Fondazione IMC dal titolo “Metodologie per il restauro di ambienti marino-costieri: il caso studio dell’ostrica piatta nella laguna di Nora”; intervengono l’ecologa Veronica Santinelli e il biologo Philip Graham della Fondazione IMC, che illustreranno come il restauro ecologico di ambienti marino-costieri, attraverso introduzione di animali prodotti in cattività, sia essenziale per mantenere un buono stato ambientale.Giovedì 14 novembre dalle 17 protagonista la conferenza a cura della Fondazione IMC dal titolo “Ecologia molecolare: che cos’è e a cosa serve”, durante la quale il biologo ed ecologo della Fondazione IMC, Massimiliano Molari, spiegherà come l’ecologia molecolare combini la genetica e l’ecologia per studiare come gli organismi interagiscono con il loro ambiente a livello molecolare utilizzando l’analisi del DNA per tracciare le specie, le loro relazioni e le risposte ai cambiamenti e come, rilevando la “contaminazione” genetica (flusso genico, inquinanti), riveli gli impatti ecologici e i cambiamenti della biodiversità.