
“Illuminiamoci di blu”. In duemila per la grande festa, nel segno di autismo e disabilità
Un’esplosione di emozioni, colori e sorrisi ha acceso la sesta edizione di “Illuminiamoci di Blu”, l’evento organizzato dai DonatoriNati della Polizia di Stato, guidati dal presidente Daniele Rocchi. Circa duemila partecipanti si sono ritrovati per vivere una giornata all’insegna dell’inclusione, della solidarietà e della speranza, dedicata alle persone con autismo e a tutte le disabilità.
La manifestazione si è distinta per il suo spirito travolgente e per un programma variegato, pensato per coinvolgere tutte le fasce d’età: dai gonfiabili per i più piccoli alle spettacolari acrobazie aeree, fino all’arrivo dell’elicottero della Polizia di Stato e di quello dell’Aeronautica Militare, che hanno catalizzato l’attenzione dei presenti. Sul palco e tra la folla si sono alternati artisti e performer diversi rispetto agli anni passati, come l’amatissimo Skiappa il Clown, e l’energica Miga con i suoi spettacolari hula hoop infuocati.

Non sono mancate le emozioni firmate Sartiglia: con le pariglie della Giara oristanese e i tamburini della Pro Loco, che hanno aggiunto un tocco di tradizione sarda al grande teatro della solidarietà.

“Quello che cerchiamo di fare – ha sottolineato Daniele Rocchi, anima e mattatore dell’evento – è dare un esempio concreto. Serve più ascolto e comprensione per chi vive una condizione di fragilità. Anche un contesto ludico, se vissuto con empatia, può diventare un terreno fertile per cambiare le cose”.

“Illuminiamoci di Blu” non è soltanto un appuntamento annuale: è un manifesto vivente di umanità, un invito aperto alla costruzione di una comunità più attenta, che sappia valorizzare la diversità e fare rete, partendo proprio dai più fragili.
“La Sardegna è da sempre terra di solidarietà – ha aggiunto Rocchi – ma dobbiamo continuare a coltivare il senso di vicinanza con gesti semplici. Anche un poliziotto che balla con un bambino può abbattere barriere invisibili. Immergersi nel loro mondo, così puro e innocente, può insegnarci a riscoprire il valore dei rapporti umani”.