Museo di Cabras. Entro dicembre la nuova “Sala del Paesaggio”

Si rafforza il percorso di tutela e valorizzazione dell’area archeologica di Tharros e della penisola del Sinis. In Prefettura, durante la riunione presieduta dal Prefetto Salvatore Angieri, amministrazioni e istituzioni hanno fatto il punto su un anno di lavoro condiviso e sui prossimi passi per uno dei siti più preziosi della Sardegna.

Al centro dell’incontro, due temi cruciali: il futuro del Museo Marongiu e la definizione di un’esperienza di visita più completa per Tharros.

Entro dicembre sarà infatti ultimata la nuova Sala del Paesaggio, un ambiente di circa 500 metri quadrati progettato per raccontare il Sinis nella sua interezza: l’evoluzione del territorio, la relazione millenaria tra uomo e ambiente, il dialogo fra archeologia e natura. Una sala destinata a diventare un tassello chiave dell’offerta museale, in piena continuità con la Sala dei Giganti e con l’ala storica dell’edificio. Durante la primavera 2026, partiranno anche i lavori di sistemazione della strada adiacente al museo, migliorando accessibilità e accoglienza.

Sul fronte del sito di Tharros proseguono le attività per la nuova biglietteria di accesso, pensata per gestire meglio i flussi in un’area che ogni anno registra numeri in crescita. Parallelamente, si lavora per aprire al pubblico la zona della cosiddetta “tomba del Re”, un punto di grande rilevanza storico-archeologica che consentirà un ampliamento del percorso di visita.

Nei prossimi mesi sarà inoltre disponibile un nuovo dépliant informativo dedicato alle buone pratiche in caso di rinvenimento di reperti, accompagnato da una cartellonistica più chiara e diffusa. Un intervento atteso, soprattutto nelle aree oggi prive di segnalazioni adeguate, per rendere ancora più riconoscibile l’identità archeologica del Sinis.

“Il percorso intrapreso è una crescita che continua nel tempo – ha sottolineato il Prefetto Angieri – e conferma come oggi si stia investendo con decisione sul nostro patrimonio culturale”.

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