Natale, a Oristano una spesa da 67 milioni di euro. L’appello a scegliere il prodotto locale

La spesa natalizia dei sardi supera quota 700 milioni di euro, ma è Oristano uno dei territori che conferma il peso strategico dei consumi legati alle festività e, soprattutto, dell’artigianato locale. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, nel territorio oristanese le famiglie spenderanno complessivamente 67 milioni di euro, di cui 46 milioni destinati ad alimentari e bevande e 21 milioni a prodotti e servizi tipici del Natale.

Un dato in linea con l’andamento regionale, che vede complessivamente 725 milioni di euro di spesa nell’Isola, e che fotografa un Natale all’insegna della tradizione, della qualità e della filiera corta. Pane, pasta, carni, salumi, formaggi, dolci e vini del territorio, insieme ai prodotti dell’artigianato artistico e tradizionale, finiranno sulle tavole oristanesi e sotto l’albero.

A Oristano il comparto artigiano conta 757 imprese impegnate nei settori tipici delle festività natalizie, con 1.724 addetti, numeri che confermano il ruolo centrale dell’artigianato nell’economia locale. Dall’abbigliamento ai gioielli, dai mobili ai tessili per la casa, fino a giochi, libri e servizi per la cura della persona, l’offerta è ampia e fortemente radicata nel territorio.

“Sostenere le imprese locali significa sostenere un patrimonio che ci rappresenta” – sottolinea il presidente di Confartigianato Sardegna, Giacomo Meloni, richiamando il senso della campagna natalizia “Acquistiamo locale”, promossa anche quest’anno. Un invito che a Oristano assume un valore ancora più forte: scegliere un regalo artigiano significa infatti rafforzare l’economia di prossimità, sostenere il lavoro e mantenere vive competenze e tradizioni che fanno parte dell’identità del territorio.

Il Natale, ricorda Confartigianato, è un momento decisivo per molte piccole imprese: concentra una parte rilevante della produzione annuale e genera un indotto che resta nella comunità. “Quando scegliamo un dono artigiano – ribadisce Meloni – non acquistiamo solo un prodotto, ma investiamo in qualità, sostenibilità e coesione sociale”.

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