Oristano. Al Centro Servizi Culturali “Alla corte di Eleonora”
Martedì 10 settembre 2024, alle 18, il Centro Servizi Culturali UNLA di Via Carpaccio ad Oristano, ospiterà la presentazione del libro “Alla corte di Eleonora” (Pav edizioni, 2024) di Maria Teresa Casu. Dialoga con l’autrice, Elisabetta Cau.
Il libro – La figura di Eleonora d’Arborea rimane per i sardi un’eroina, a metà strada tra mito e storia. I pochi documenti ci restituiscono un personaggio speciale che nel XIV secolo tiene le redini del giudicato d’Arborea inseguendo il sogno irredentista del padre Mariano IV. Mostra la sua determinazione e le sue capacità al comando in un ruolo tipicamente maschile dopo il regno del fratello Ugone III, ucciso in circostanze misteriose mai chiarite. Il suo nome è legato soprattutto al completamento della Carta de Logu, iniziata dal genitore quando lei, poco più che adolescente, lo affianca nella stesura della prima bozza.
Le pagine di questo Codice vengono tuttora considerate i fondamenti nella storia del Diritto dal medioevo ai giorni nostri. Eleonora non avrà una vita facile: lotte intestine al regno, la prigionia del marito Brancaleone Doria nel castello di Castro, nel giudicato di Cagliari, (durata quasi sette anni) e la morte di un figlio, la segnano profondamente. Cade e si rialza molte volte rimanendo autorevole e femminile allo stesso tempo. Eleonora è una donna nel suo impegno civile ma ricopre molto bene anche i ruoli di figlia, madre e sposa. Tutto questo in una Sardegna aspra e arcaica dove si mescolano realtà, magia e superstizione che spesso condizionano il corso degli eventi.
Maria Teresa Casu nasce a Cagliari da padre gallurese e madre oristanese, nel 1952. Docente di matematica in pensione, si affaccia sul panorama editoriale Italiano nel febbraio del 2017 con la sua prima opera: “SOGNO D’AFRICA”. Nel maggio 2019 pubblica PASSAVA IN BICICLETTA SOTTO LA MIA FINESTRA e nel giugno 2022 MI CHIAMO MARISA E DAMMI DEL TU.
La scrittura, antica passione, è diventata la sua occupazione preferita senza tuttavia trascurare gli altri hobby come la lettura, la musica e la pittura “naïf” attraverso la quale immagina una natura incontaminata.