
Oristano. All’Ariston arriva “Grazia”, il film dedicato alla giovinezza di Grazia Deledda
Sarà proiettato stasera, venerdì 10 ottobre 2025, alle 18.00 e alle 20.00, al Multisala Ariston di Oristano, il film “Grazia”, scritto e diretto da Paola Columba e dedicato alla figura e al talento della premio Nobel sarda per la Letteratura, Grazia Deledda.
Un evento speciale che vedrà la partecipazione della regista, della produzione e del cast, e che offrirà al pubblico un’occasione unica per rivivere sul grande schermo la storia di una donna straordinaria, capace di trasformare la propria passione per la scrittura in riscatto personale e in eredità universale.
Girato tra Nuoro e l’entroterra sardo, “Grazia” racconta gli anni della formazione della scrittrice, trascorsi nel cuore della Barbagia. Attraverso le vicissitudini familiari, i dolori e gli amori, reali e immaginari, il film restituisce il ritratto di una giovane donna determinata, curiosa, ribelle alle convenzioni del suo tempo.
La protagonista emerge come simbolo di tenacia e autodeterminazione femminile, capace di superare limiti sociali e pregiudizi in un’epoca in cui alle donne erano concessi pochi diritti e molti doveri.
Nel corso del racconto, l’incontro con Maria Manca, direttrice di una rivista letteraria, segna per la giovane Grazia una svolta decisiva: il trasferimento a Cagliari e la conoscenza di Palmiro Madesani, che diventerà il suo compagno di vita e agente letterario. Da quel momento, la sua voce si afferma nel panorama culturale nazionale, fino al Nobel per la Letteratura che la consacrerà come prima donna italiana a ricevere il prestigioso riconoscimento.
Con un cast che vede tra i protagonisti Barbara Pitzanti, Donatella Finocchiaro e Galatea Ranzi, “Grazia” è una produzione Baby Films con il contributo di Sardegna Film Commission e di numerosi enti culturali regionali.
Un appuntamento imperdibile per il pubblico oristanese, chiamato a riscoprire, attraverso la potenza delle immagini e delle emozioni, la storia di una donna sarda che ha saputo trasformare la propria voce in memoria collettiva.