Oristano. Anche Fratelli d’Italia rompe il silenzio: “Chi ha creato l’impasse, ora risolva i propri problemi”

Nel pieno della crisi che attraversa la maggioranza di centrodestra al Comune di Oristano, interviene Fulvio Deriu, segretario cittadino di Fratelli d’Italia: “Chi ha generato l’impasse cui stiamo assistendo, risolva i suoi problemi interni che minano, come diretta conseguenza, la credibilità di questa coalizione” – afferma Deriu, indicando in modo inequivocabile Forza Italia come il principale responsabile dello stallo politico in atto.

Il monito del partito di Giorgia Meloni non risparmia nemmeno gli altri alleati, in particolare Oristano al Centro e Partito Sardo d’Azione, che nelle ultime ore hanno scelto di prendere posizione pubblica al fianco degli azzurri. L’invito, neanche troppo velato, è a non interferire con dinamiche che appartengono ad altri partiti: “Fratelli d’Italia ha demandato al Sindaco ogni decisione per risolvere quanto si sta verificando, fiduciosi che trovi la giusta sintesi all’interno dei partiti della coalizione” – prosegue Deriu, rilanciando la piena fiducia nel primo cittadino Massimiliano Sanna e lasciandogli piena autonomia nella gestione della crisi.

Il riferimento è esplicito al comunicato congiunto diffuso nelle scorse ore dai consiglieri di Forza Italia, Oristano al Centro e Psd’az, in cui si attacca la decisione del Sindaco di respingere la nomina di Luca Faedda in giunta, nome scelto da Forza Italia, ma mai formalizzato proprio per il veto posto dal Primo cittadino.

“Rinnoviamo il nostro sostegno al Primo Cittadino, evitando qualsivoglia ingerenza che, ad ogni modo, sarebbe deleteria per una corretta valutazione di merito e per la stabilità di questa maggioranza” conclude Deriu, lasciando intendere che Fratelli d’Italia non si farà tirare in una guerra intestina che rischia di far implodere l’intera amministrazione.

Al momento la coalizione appare spaccata in due tronconi: da un lato i cinque consiglieri firmatari del comunicato mattutino, dall’altro i gruppi di Fratelli d’Italia e Udc, che difendono il ruolo e le scelte del Sindaco. Sullo sfondo restano i cosiddetti “quattro ribelli”, Licheri, Angioi, Tatti e Carta, che attendono di sapere se la loro richiesta, di avere almeno due posti in giunta, sarà soddisfatta.

Condividi questa notizia: