Oristano, caccia ai vandali dell’ex Mossa. Il dirigente: “Saremo parte civile”

Proseguono senza sosta le indagini per individuare gli autori del devastante incendio che ha colpito l’ex Mossa di Oristano, sede di classi dell’alberghiero, del liceo classico e delle magistrali. La squadra mobile, coordinata dal dirigente Samuele Cabizzosu, sta acquisendo le prime immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e raccogliendo testimonianze per stringere il cerchio attorno ai responsabili.

L’origine dolosa è ormai certa: prima il tentativo di allagamento aprendo i rubinetti dei bagni, poi le fiamme appiccate a un fotocopiatore nel corridoio, che in pochi minuti hanno devastato il primo piano della scuola.

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Le pattuglie intervenute hanno evitato che il fuoco si propagasse ulteriormente, ma la struttura resta gravemente danneggiata.

Il rischio sfiorato è stato altissimo: a pochi metri dal rogo si trova la biblioteca dell’istituto, con scaffali pieni di volumi. Se le fiamme avessero raggiunto quei locali, sarebbe stato un inferno.

La stima dei danni non è ancora definitiva, ma si parla di decine di migliaia di euro: impianti elettrici distrutti, aule inagibili, uffici devastati. Dopo il via libera della Questura, nelle prossime ore entreranno in azione gli operai della Spo, la società in house della Provincia, per avviare subito i lavori di messa in sicurezza e manutenzione.

Durissimo il dirigente dell’Alberghiero, Bruno Sanna: “Siamo di fronte a un gesto ignobile. La scuola si costituirà parte civile contro i responsabili di questo scempio”.

Le dure parole del dirigente Bruno Sanna
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