
Oristano. Guardia medica chiusa, disagi per numerosi pazienti
A rendere nota la notizia è il comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano: nella mattinata odierna, 2 settembre, la guardia medica di via Carducci è rimasta chiusa al pubblico, senza preavviso e per motivazioni sconosciute.
“Apprendiamo con sconcerto che i pazienti con necessità del medico di guardia medica di Oristano hanno trovato oggi i telefoni del servizio muti e la porta d’accesso sbarrata, senza che nessuno potesse loro spiegarne il motivo. Nessun cartello appeso alla porta e di conseguenza nessuna informazione utile a trovare l’assistenza di cui le persone hanno bisogno, in assenza di quel servizio”.
Un disservizio non da poco e il comitato chiama in causa la Asl di Oristano: “Intendiamo solo chiederci se sono chiare ai vertici dell’Azienda le responsabilità di cui devono rispondere nei confronti della popolazione della provincia e, in questo caso, dell’ambito del Punto di Guardia Medica di Oristano. In particolare, se sono consapevoli della gravità del disagio a cui sono esposti in questi giorni le migliaia di pazienti che, in gran parte privi di medico di base, hanno diritto di poter contare almeno sul Punto di Guardia Medica di Oristano, destinato invece a rimanere chiuso e quindi indisponibile”.

Molti utenti si recano al punto Guardia Medica su precisa indicazione che la stessa Asl ha rivolto a quanti non hanno un medico di base. Un servizio indispensabile, a cui fare riferimento per cure e prescrizioni specialistiche o farmaceutiche. Quando è chiuso, non resta che rivolgersi al Pronto Soccorso del San Martino, già abbastanza affollato e in difficoltà.
“Non vorremmo pensare che fra gli amministratori e dirigenti della Asl, nessuno abbia avuto una qualche considerazione nei confronti delle persone malate o bisognose di cure che hanno diritto, anche nel fine settimana, di concrete risposte. O almeno di una spiegazione puntuale sulle cause e durata del mancato funzionamento dei servizi e sulle soluzioni alternative da percorrere”.