Oristano. La polizia salva tre persone in difficoltà nelle acque del golfo
Nell’ultimo mese la Squadra Acque Interne della Questura di Oristano ha effettuato due importanti salvataggi in mare nei confronti di tre persone trovatesi in forte difficoltà a causa del mare agitato.
Il 24 Maggio, durante un servizio di pattugliamento costiero effettuato col gommone della Polizia di Stato, due operatori in servizio in Questura, alle 18.15 circa, ad un miglio di distanza dalla costa di Torregrande, dopo aver visto in lontananza la grossa vela rossa di un kite che galleggiava da qualche tempo senza mai alzarsi in volo, si sono avvicinati. A bordo un ragazzo di giovanissima età, in evidente difficoltà, armeggiava con la sua attrezzatura sportiva e i fili che lo legavano ad essa. Il quattordicenne, di nazionalità svizzera, è stato fatto salire a bordo dell’imbarcazione di servizio, con la quale è stato accompagnato in luogo sicuro sulla terra ferma. Successivamente è stato portato a riva, in buone condizioni fisiche, dove lo attendeva il padre, in evidente stato di agitazione.
Il 26 Giugno, invece, il personale in servizio con le moto d’acqua a Maimoni, alle 10.45, dopo aver ricevuto la richiesta di intervento dalla Questura, si è recato nella spiaggia di S’Archeddu e Sa Canna, dove era stata segnalata una bambina di 13 anni in grossa difficoltà. Con il SUP, non riusciva a rientrare verso terra, a causa del forte vento che la spingeva sempre più al largo. Una volta arrivati nei pressi dell’area indicata, i due operatori di Polizia hanno soccorso la bambina e sua madre, che nel frattempo l’aveva raggiunta, nuotando per oltre mezzo miglio e quindi in grossa difficoltà, stremata dalla stanchezza. La bambina è stata fatta salire a bordo di una delle moto d’acqua, mentre la madre, aggrappata al SUP, rimorchiata sino alla spiaggia. In entrambe le occasioni le numerose persone presenti a riva hanno dimostrato grande apprezzamento per l’attività svolta dagli operatori applaudendoli caldamente.

