Oristano. Un premio nel nome di Gisella Masala per valorizzare i giovani ricercatori
Ancora una volta Gisella e la sua memoria hanno riunito una comunità intera in un evento di grande valore: la consegna dei premi dedicati ai medici e ai ricercatori che si sono distinti nella ricerca clinica e preclinica sul pancreas e sull’apparato gastroenterico. Un percorso impegnativo, reso possibile dall’impegno del Comitato per il Diritto alla Salute, promotore dell’iniziativa, insieme al professor Scartozzi, Direttore della Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica dell’Università di Cagliari, alla professoressa Clelia Madeddu e alla dottoressa Panzone.
Le premiazioni hanno riconosciuto il lavoro scientifico di nove candidati, suddividendo i riconoscimenti in sei premi destinati ai medici in formazione specialistica della Scuola di Oncologia Medica dell’Ateneo cagliaritano e tre premi dedicati ai medici già specializzati.

Medici in formazione specialistica premiati:
– Dott.ssa Alessandra Pia Dagata
– Dott. Francesco Loi
– Dott. Antonio Maccioni
– Dott.ssa Claudia Codipietro
Medici specializzati premiati:
– Dott. Andrea Pretta
– Dott.ssa Mara Persano
– Dott.ssa Eleonora Lai
– Dott.ssa Ziranu
– Dott. Puzzoni
– Dott. Mariani
Grande la soddisfazione nel vedere giovani medici appassionati e meritevoli, che rappresentano il futuro della ricerca e della cura. La dottoressa Madeddu ha ricordato l’importanza della ricerca scientifica, “improntata a migliorare la possibilità di cura facendo accedere le persone a nuove terapie grazie alle opportunità offerte dall’università, inserendo i pazienti in studi clinici e fornendo terapie innovative”. Una ricerca che nel tempo “ha cambiato le aspettative di vita di molti pazienti” e che, grazie a premi come questo, può essere sostenuta concretamente.

La dottoressa Madeddu ha sottolineato inoltre il ruolo fondamentale delle associazioni dei pazienti e della collaborazione tra Asl e Università.
La dottoressa Panzone, nel ricordare Gisella, ha richiamato il valore del suo esempio: “L’attività del medico spesso non si limita al lavoro nelle strutture, ma si prolunga anche oltre”.
Ha quindi ringraziato il Comitato per la costanza nel perseguire gli obiettivi e per la presenza continua. Ma è lo stesso Comitato a voler esprimere “gratitudine verso chi dedica la propria vita a un lavoro difficile, svolto con passione e dedizione. Grazie anche a chi ha sostenuto il progetto con presenza, condivisione e donazioni, come la BCC di Arborea che, con la sua generosa contribuzione, ha reso possibile premiare un numero maggiore di ricercatori” – dichiara Maria Carmela Marras.
Nel ricordo di Gisella rimane vivo un insegnamento fatto di amore per il prossimo, generosità, senso della giustizia e ostinazione. Valori che continuano a ispirare questo percorso e che oggi trovano nuova luce nei giovani medici premiati.

