
Oristano, variazione di bilancio da 800mila euro. Angioi avverte la maggioranza
La crisi politica a Oristano si intreccia con l’approvazione della variazione di bilancio da 800mila euro, che ha acceso il dibattito in consiglio comunale. I fondi regionali saranno destinati a diversi interventi: finanziamenti per l’istituto religioso di Donigala, il maneggio delle Scuderie Soe, il circolo bocciofilo, manutenzioni stradali, digitalizzazione, eventi turistici e manifestazioni collaterali alla Sartiglia. Tra i progetti anche l’istituzione della scuola civica di musica e il sostegno alla filiera della mitilicoltura.
Il Sindaco Massimiliano Sanna ha difeso l’operazione parlando di senso di responsabilità verso la cittadinanza: “Questa variazione di bilancio libera risorse importanti per la città. Lo dobbiamo agli elettori. Chiunque faccia il contrario, non dimostra responsabilità”. Dichiarazioni che hanno fatto infuriare la minoranza, che ha contestato il Sindaco accusandolo di voler scaricare la crisi della sua maggioranza sulle opposizioni. Nel frattempo, tra i banchi della maggioranza, le tensioni restano alte. Davide Tatti, dissidente di Forza Italia ma presidente della commissione competente, si è limitato a illustrare il lavoro svolto.
Dall’opposizione, Francesco Federico ha sollevato dubbi sulle Scuderie Soe, chiedendo chiarimenti sul destinatario del finanziamento e segnalando la presenza di cumuli sospetti, forse rifiuti zootecnici. Ha poi chiesto trasparenza sui 60mila euro destinati a manifestazioni pubbliche. Ma il vero scossone lo ha dato Paolo Angioi, con un intervento che suona come un avvertimento alla maggioranza: “Tutti si dichiarano responsabili per la città. Ma i meno opportunisti devono capire che il nostro gruppo ha sempre sostenuto la coalizione. È arrivato il momento della dignità. Respingiamo la critica che siamo mossi da interessi personali. Per questo votiamo a favore della delibera, ma non indietreggiamo di un millimetro. Senza i nostri voti, la delibera non passerebbe. Forse è il momento di cambiare”.
Parole pesanti, che confermano il clima di tensione all’interno della maggioranza. Il voto favorevole non è un segnale di distensione, ma piuttosto un monito: il gruppo di Forza Italia tiene in piedi l’amministrazione, ma non accetterà ulteriori compromessi.