Pd Oristano. Domenica seggi aperti per scegliere segretario regionale e nazionale

Domenica 26 febbraio 2023 si vota per le primarie del Partito Democratico. Anche in provincia di Oristano seggi aperti in diversi centri del territorio. Si vota ad Albagiara nei locali del centro sociale, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18; ad Ales a Casa Gramsci, in corso Cattedrale dalle 9 alle 13; a Baressa nei locali dell’ex scuola materna dalle 10 alle 14; a Bosa, nella sede del circolo Pd, in Corso Umberto dalle 9,30 alle 12,30; a Busachi nel centro servizi di via Brigata Sassari, dalle 9 alle 13; a Cabras si vota nella sede del circolo Pd in via Bovio, dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 18,30.

Seggi aperti anche a Galarza nella Torre aragonese dalle 15,30 alle 19, a Gonnosnò nei locali del municipio dalle 9 alle 13, a Laconia nella sede del circolo del partito in via Futa Ficus dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19; si vota anche a Marrubiu in via Oristano 45 dalle 12 alle 17, a Nurachi nell’Aula del Consiglio Comunale dalle 9 alle 13, a Samugheo, nella sede della sala consiliare, in via Vittorio Emanuele dalle 10 alle 20, a Sedilo in via Dettori dalle 9 alle 16, a Solarussa nella sede della Casa Sanna sita in via Is Grazias dalle 9 alle 20, a Terralba nell’Aula del Consiglio comunale dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, a Usellus nei locali del municipio dalle 9 alle 13.

Si vota naturalmente anche nella sede del Partito Democratico di Oristano, in via Canepa dalle 9 alle 19. Gli iscritti e i simpatizzanti del Partito Democratico sono chiamati in Sardegna a votare oltre che per il segretario nazionale del partito anche per il segretario regionale. In corsa per sostituire Enrico Letta ci sono il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e la deputata Elly Schlein.

La segretaria provinciale del Pd Oristano, Maria Obinu

Il voto nei circoli ha invece escluso l’ex presidente di partito, Gianni Cuperlo e l’ex ministra dei Trasporti, Paola De Micheli. Non serve per forza essere iscritti al Pd per partecipare alla votazione. ƈ lo stesso regolamento a ricordare che sono ammesse le persone che ā€œdichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettoriā€. Serve però essere ā€œcittadine e cittadini italianiā€, oppure di altri Paesi dell’Unione europea ma residenti in Italia, o ancora di altri Stati ma ā€œin possesso di permesso di soggiornoā€.

Alla fine si ĆØ deciso che la regola generale resta quella del voto ai gazebo, quindi in presenza fisica. Sono però ammesse eccezioni che prevedono la votazione online. Requisito principe ĆØ quello di dimostrare, con autocertificazione, di essere impossibilitati ā€œad andare ai seggi per condizioni di disabilitĆ , malattia o altri impedimenti definiti dalla Commissione nazionale per il Congressoā€. A questi si aggiungono anche i sostenitori del Pd che sono residenti ā€œin localitĆ  la cui distanza dai seggi renda particolarmente difficoltoso l’esercizio del voto, sulla base di criteri determinati dalla Commissione nazionale per il Congressoā€ e ā€œle persone residenti e/o domiciliate all’esteroā€. In Sardegna si vota anche per la scelta del segretario regionale.

Nei giorni scorsi sono state presentate le due liste per i candidati rappresentanti dell’assemblea che fanno capo ai due pretendenti alla carica regionale: il gallurese Giuseppe Meloni, espressione dei Riformisti, e Piero Comandini per Sardegna Futura con la sinistra del partito. Centotrenta posti nell’assemblea (44 per il collegio di Cagliari, 27 per Sassari, 12 per Oristano e Nuoro, 10 per il Sulcis, 8 per il Medio Campidano e 4 per l’Ogliastra) per circa altrettanti candidati ciascuno.

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