
Pesca illegale nell’Area Marina Protetta. La Polizia sequestra 750 metri di reti abusive
Importante intervento della Polizia di Stato di Oristano contro la pesca illegale nell’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre”, nei pressi di Capo San Marco. Durante un’operazione di vigilanza costiera, la Squadra Acque Interne dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha individuato e sequestrato attrezzatura da pesca non segnalata e completamente abusiva.L’azione è avvenuta a bordo dell’unità navale BLOB 50, impiegata nei servizi di controllo ambientale e tutela del territorio. In condizioni meteo-marittime complesse, gli operatori hanno recuperato 15 reti fisse, dotate di galleggianti e fune piombata, per una lunghezza totale di circa 750 metri e un’altezza di 1,5 metri.
Le reti, posizionate a meno di 10 metri dalla riva con un tracciato a serpeggiamento, erano chiaramente collocate per massimizzare la cattura, in violazione delle norme ambientali.Il pescato, ancora vivo e in piccola quantità, è stato immediatamente rilasciato in mare. L’attrezzatura rappresentava non solo una minaccia per l’ecosistema protetto, ma anche un grave pericolo per la sicurezza della navigazione, mettendo a rischio imbarcazioni da pesca, da diporto e l’attività turistica in piena stagione.
Le reti sono state poste sotto sequestro e la denuncia è stata inoltrata alla Procura della Repubblica, al momento contro ignoti.La Polizia di Stato, attraverso la Squadra Acque Interne, continuerà a operare con determinazione per difendere l’ambiente marino, garantire il rispetto delle regole e tutelare navigazione e balneazione lungo le coste della provincia di Oristano.