Recita natalizia “a porte chiuse”. Esplode la polemica a Cabras

Non è la prima volta che manifestazioni pubbliche, nate per unire e coinvolgere le famiglie, a Cabras finiscono per trasformarsi in eventi a partecipazione limitata. E anche questa volta a farne le spese sono i più piccoli. La tradizionale recita natalizia della scuola dell’infanzia si svolgerà quest’anno all’interno dell’edificio scolastico, con esclusione di nonni, zii e altri parenti che da sempre hanno preso parte a uno dei momenti più sentiti del Natale.

Una scelta che ha acceso la polemica e che il consigliere comunale Antonello Manca definisce senza mezzi termini “inaccettabile”. “Non è giusto – afferma – che contrasti istituzionali finiscano per ricadere sui bambini e sulle loro famiglie. La recita natalizia non è un semplice spettacolo, ma un momento simbolico, di condivisione e di crescita emotiva”.

Da anni l’evento si svolgeva nel centro polivalente, sede capace di accogliere centinaia di persone. Il ritorno forzato tra le mura della scuola, dettato da evidenti limiti di spazio, consentirà la presenza dei soli genitori, escludendo figure fondamentali nella vita dei bambini.

“È l’ennesimo segnale – prosegue Manca – di come decisioni sbagliate e attriti tra amministrazione comunale e dirigenza scolastica vengano pagati dai più piccoli”.

Il consigliere sottolinea come non si tratti di un caso isolato. “Sempre più spesso assistiamo a manifestazioni pubbliche ridimensionate o vietate a parenti e cittadini. Così si svuota il senso stesso della comunità”.

Da qui l’appello a ritrovare spirito di collaborazione: “Il Natale dovrebbe unire, non dividere. Serve superare rapidamente ogni frattura e individuare una soluzione che metta davvero al centro l’interesse dei bambini e delle famiglie”.

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