Referendum contro eolico e fotovoltaico. Depositate 25 mila firme
Il 10 settembre, presso la Corte d’Appello di Cagliari, il comitato per il “No” ha depositato le firme necessarie per indire il referendum regionale consultivo ex art. 4 L.R. N.20/1957 per la tutela del paesaggio sardo dalla speculazione eolica e fotovoltaica.
“Riteniamo che, stante il procedere delle installazioni industriali, la preoccupante sequenza di atti vandalici che hanno interessato gli impianti e la sostanziale inerzia della politica, il fattore tempo sia determinante anche per l’esito della iniziativa referendaria a difesa del territorio di Sardegna, delle sue attività produttive e della stessa identità del popolo sardo – fa sapere il promotore del referendum, Michele Pala -. Per questo motivo abbiamo interrotto la raccolta un mese prima del termine di legge, registrando comunque un grande successo, con oltre 25.000 sottoscrizioni”.
Il quesito del referendum è il seguente: “Volete voi che il paesaggio sardo terrestre e marino sia modificato con l’installazione sul terreno ed in mare di impianti industriali eolici e/o fotovoltaici per la produzione di energia elettrica?”.
“Il nostro impegno sarà ora indirizzato alla informazione ed al coinvolgimento della popolazione, per giungere numerosi al voto e con esso alla espressione unitaria e democratica della volontà dei sardi su un tema tanto importante per il futuro dell’isola” – conclude Pala.