Rissa a Uras, sei arresti. Due feriti gravi e armi sequestrate dai Carabinieri

È finita con sei arresti in flagranza e due persone ricoverate in gravi condizioni la violenta rissa scoppiata a Uras, in via Vittorio Emanuele, tra vicini di casa. A intervenire sono stati i Carabinieri della Compagnia di Mogoro, supportati dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Oristano e della Compagnia di Oristano, che al termine di una lunga giornata di accertamenti hanno arrestato sei persone, cinque delle quali già note alle forze dell’ordine, con l’accusa di rissa aggravata e lesioni personali.

All’origine della lite, dissapori legati a cattivi rapporti di vicinato. Due giovani residenti al primo piano di uno stabile si sono recati nell’abitazione al piano terra per chiarire un dissidio avvenuto nei giorni precedenti. Ma la discussione è presto degenerata in una violenta colluttazione con i quattro residenti del piano inferiore, proseguita poi anche sulla pubblica via.

La situazione è apparsa da subito critica: la Centrale Operativa dei Carabinieri di Oristano, che ha assunto la gestione dell’intervento, ha inviato diverse pattuglie sul posto e allertato il 118. Due dei sei coinvolti sono stati trasportati in ospedale in gravi condizioni: uno a San Gavino Monreale e l’altro a Oristano, dove sono tuttora ricoverati in stato di arresto e piantonati dalla Polizia Penitenziaria.

I militari, con non poca difficoltà, sono riusciti a sedare la rissa e a ricostruire i fatti. Sulla scena sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro diversi oggetti con tracce di sangue: una catena di 80 cm, un coltello da cucina con lama da 16,5 cm, un bastone in legno di 85 cm e la base di un ombrellone. Gli oggetti saranno ora analizzati dal RIS di Cagliari per accertamenti biologici e dattiloscopici.

Quattro degli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Massama, mentre per i due feriti è scattato il piantonamento in ospedale.

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