“Sardegna chiama Sardegna”. Il 2 Luglio assemblea pubblica ad Abbasanta
Il 2 luglio, presso il parco di Sant’Agostino ad Abbasanta, dalle ore 10.30, si terrà un’assemblea pubblica di Sardegna chiama Sardegna, movimento nato in seguito all’assemblea di presentazione del 6 novembre, che ha raccolto un migliaio di adesioni, soprattutto tra le giovani generazioni. L’assemblea, aperta a tutti, sarà il culmine di un processo partecipativo durato mesi: 26 incontri tematici, 13 tavoli territoriali, 5 assemblee plenarie, 3 seminari di approfondimento.
Danilo Lampis e Nicoletta Pucci, portavoci del movimento, dichiarano:
«La Sardegna ha bisogno di leggi, di investimenti strategici, di darsi una prospettiva che possa affrancarla finalmente dalla subalternità politica ed economica – dichiarano i portavoce Nicoletta Pucci e Danilo Lampis -. Non si può più attendere. Servono generosità e tenacia, da parte nostra e di tutti i sardi: bisogna portare nelle istituzioni la voce di chi vuole un’Isola sempre più autodeterminata, coinvolta democraticamente, generativa di opportunità. Il 2 luglio presenteremo cinque proposte per la Sardegna. Proposte forti, concrete e misurabili, costruite e pensate sulle vere urgenze della maggioranza dei sardi e delle sarde. Attuabili nei prossimi cinque anni di governo regionale, nascono per rispondere alle questioni del lavoro e del modello di sviluppo, dell’istruzione e della formazione professionale, dei servizi essenziali, del diritto alla salute e all’abitare, della transizione energetica ed ecologica, della partecipazione e delle riforme istituzionali, della lingua e delle politiche sociali”.

Le proposte verranno successivamente diffuse e discusse attraverso incontri nei territori di tutta la Sardegna per alimentare il confronto democratico e dare a chiunque l’opportunità di costruire, in sinergia col movimento, un’alternativa per il governo dell’Isola. “Non ci interessano gli appelli all’unità senza visione, le ammucchiate elettorali al solo scopo di “battere le destre” purchessia. Non ci faremo cooptare per qualche poltrona. Sulla base delle cinque proposte, vogliamo avviare un dialogo serio e trasparente con tutte le forze politiche che si sono opposte, dentro e fuori dal Consiglio Regionale, alla maggioranza attuale, al fine di verificare la possibilità di una reale convergenza di scopo per rispondere con politiche inedite alle urgenze della Sardegna” dichiarano Pucci e Lampis.

